F F Tribuna Libera: La preparazione della frisa

venerdì 20 luglio 2018

La preparazione della frisa






Diciamocelo, non ce ne può fregare di meno se si chiama frisa o frisella -  tema caldo per la politica messapica, pensate un po' - l'importante è che ci sia.

Un video carino da quei mattacchioni di "Casa Surace", idoli web di tanti pugliesi fuori sede e non.









La frisa pugliese la trovate anche nella capitale




Il locale (ne abbiamo parlato tempo fa) si chiama Kailia Fine Food Puglia, già nel nome è un omaggio a Ceglie Messapica ed è stato avviato a Roma l'anno scorso da Michele Urso.





Qui i tanti pugliesi (e cegliesi) che si trovano a vivere o a passare per Roma possono assaporare le prelibatezze dei vari luoghi della Puglia, sentendosi a casa: il Caciocavallo Podolico, il Pallone di Gravina, la Burrata di Andria, le Mozzarelle della Murgia, i Taralli della Valle d’Itria e il Pane di Altamura, e poi ancora le orecchiette fatte in casa al Biscotto di Ceglie Messapica, ma anche 

il vino, col Primitivo di Manduria e il Negroamaro Salentino.


Michele Urso è riuscito a contattare e riunire produttori di nicchia e aziende tutte rigorosamente pugliesi. Il locale è in zona Prati, in via Cipro, a pochi passi dal Vaticano.




La preparazione della frisa