Scrivo queste righe una volta che è passata, come ogni anno, la Giornata internazionale contro la violenza sulla donna. Lo faccio volutamente perchè credo che questo dramma vada ricordato non solo in occasione delle ricorrenze ufficiali ma soprattutto quando il sipario dell'attenzione pubblica si abbassa, nella quotidianità.
Perchè l'orrore delle storie di donne violentate, picchiate, umiliate, bruciate, terrorizzate, stalkerizzate, private della propria dignità, avviene ad ogni ora del giorno, tutto l'anno, in tutto il mondo, oltre le nazionalità e le etnie.
Non solo la violenza fisica ma anche quella psicologica, spesso ancora peggiore e più degradante.
Non solo la violenza fisica ma anche quella psicologica, spesso ancora peggiore e più degradante.
C'è solo un modo per squarciare questo velo di squallore e di abominio: parlarne e denunciare. Il silenzio è il più grande alleato dei persecutori.
Il titolo del video qui sopra è "Una foto al giorno nell'anno peggiore della mia vita".
Il significato della frase finale del video è "Aiutami, non so se arriverò a domani".
A tutte le donne che vivono queste situazioni inaccettabili: coraggio, non siete sole.