In questi giorni il tema centrale delle discussioni, soprattutto sulla piazza virtuale dei social (che va sostituendo per ovvi motivi la piazza reale) è sul Coronavirus. Tra gli aspetti di cui si discute - anche in considerazione del fatto che continua a girare tanta gente a tutte le ore nonostante le direttive, nazionali e non, che impongono di stare a casa - è quello dei controlli.
"Ma perchè non controllano?", "Dove sono i controlli?" si legge di continuo sui social.
I controlli ci sono. La testata Ceglie Oggi fa tra l'altro il punto in un articolo.
I controlli della Polizia Locale negli ultimi giorni sono stati intensificati: a Ceglie sono stati controllati 44 cittadini, 40 veicoli e n. 151 esercizi commerciali ed esercizi pubblici. Solo un attività commerciale è stata sanzionata e quattro persone sono state denunciate.


Dunque i controlli ci sono ma come si fa a controllare, a tutte le ore, centinaia di persone che sembrano "impazzite", che escono a tutte le ore come se nulla fosse in auto o a piedi (al mattino e al pomeriggio sembra di essere qualche mese indietro quando il coronavirus sapevamo a malapena cosa fosse, una cosa lontana) o gruppi di ragazzini che si aggirano a stretta vicinanza per le periferie e le vie del centro come se nulla fosse?
Non bastano i controlli, non si risolve tutto con la repressione della violazione delle regole. Bisogna per primi rispettare tutti le regole, occorre la consapevolezza di ognuno/a di noi.
Altrimenti rischiamo di fare del male a noi stessi, per un capriccio e per la superficialità. Diamoci tutti una regolata, il virus può raggiungere chiunque, senza guardare in faccia. Attenzione e responsabilità. Non siamo in vacanza, STIAMO A CASA!
Altrimenti rischiamo di fare del male a noi stessi, per un capriccio e per la superficialità. Diamoci tutti una regolata, il virus può raggiungere chiunque, senza guardare in faccia. Attenzione e responsabilità. Non siamo in vacanza, STIAMO A CASA!