F F Tribuna Libera: Rassegna stampa dalla Messapia

mercoledì 23 marzo 2011

Rassegna stampa dalla Messapia

Squadra che non va si cambia…


La Giunta Caroli

verso il cambio degli assessori?


Lo leggiamo oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno:

Torna insistente una voce ma ancora non si fanno ufficialmente i nomi dei possibili sostituti

TURN OVER O RIMPASTO IN GIUNTA, TIENE BANCO IL DIBATTITO POLITICO

Qualche assessore potrebbe essere sostituito


E’ da qualche tempo che in città girano voci di rimpasto in giunta, una voce che non è supportata da ufficialità, ma ambienti informati sono pronti a scommettere che qualcosa di vero c’è. Probabilmente – può essere questa la giustificazione – ci si è accorti che l’aver fatto una squadra di gente nuova alla politica è stata una scelta che al momento era azzeccata, ma col tempo si è rivelata un po’ infruttuosa, considerate le incombenze che ricadono su chi riveste questo ruolo. Probabilmente una squadra mista, ovvero di nuovi e navigati, era la strada da seguire. Cosa che, probabilmente, qualora le voci fossero vere, si vuol, fare adesso.


L’articolo ipotizza che a essere sostituiti potrebbero essere i due assessori esterni: Marta Gasparro e Pietro Gallone. Il terzo “esterno”, Cesare Fiorio, ricorderete che da diversi mesi si è dimesso da assessore (anche se la Gazzetta lo elenca stranamente tra gli attuali assessori in carica).



E infatti in campagna elettorale avevano assicurato che non ci sarebbero stati assessori "non politici".

Non si dispiaccia nessuno, noi non rincorreremo la società civile. Noi abbiamo deciso di premiare tutti coloro che hanno avuto il coraggio di mettere la loro faccia in gioco e hanno ottenuto un risultato splendido perché la nostra coalizione è al ballottaggio e il Pdl è il primo partito di questa città con un risultato e-c-c-e-z-i-o-n-a-l-e

Guarda il video del comizio del Pdl



E, infatti, nominarono per metà assessori esterni, della società civile...

Vedremo cosa succederà


E intanto l’associazione Antiracket cegliese …

Ogni tanto leggiamo sui blog che qualcuno si porrebbe la domanda: ma l’associazione anti-racket a Ceglie esiste? Io credo che un’associazione che opera sul territorio in un ambito così delicato, con serietà ma senza clamore, non debba necessariamente mettersi "in vetrina" quotidianamente per soddisfare le domande provocatorie di qualcuno.

L’associazione esiste e l’altro giorno, tra l’altro, ha preso parte alla manifestazione nazionale “Giornata contro le mafie” organizzata a Potenza dall’associazione “Libera”. Ne parla la Gazzetta del Mezzogiorno di questa mattina, con un articolo di Pierpaolo Faggiano.


CEGLIE Al fianco di don Luigi Ciotti, obiettivo: sostenere chi lotta ogni giorno contro i soprusi della malavita

UNA GRANDE BATTAGLIA PER LA LEGALITA’

L’associazione Antiracket e gli scout in delegazione al corteo lucano di “Libera”


C’era anche una piccola delegazione dell’Antiracket e degli Scouts tra i 50mila che sabato, nonostante il tempo inclemente, hanno invaso il piazzale della Regione Basilicata per la settimana “Giornata contro le mafie”, iniziativa promossa da don Luigi Ciotti e da “Libera”. Il presidente dell’Antiracket Domenico Maggi, l’ex sindaco e capo scout Pietro Federico e una manciata di Scout si sono mescolati a rappresentanti di associazioni, parroci, studenti, sindaci di destra e sinistra, magistrati (erano presenti, tra i tanti, Giancarlo Caselli e Pietro Ingroia) giunti da tutta Italia – 5 erano i pullman partiti dalla provincia di Brindisi – per dire “no” alle mafie e continuare a sperare in un mondo senza violenza.

“I momenti più densi emotivamente – raccontano Maggi e Federico – sono stati la lettura dei 900 nomi delle vittime della criminalità organizzata e il discorso di don Ciotti. Un discorso lucido – nel racconto di Maggi e Federico – quello del fondatore di Libera, secondo cui oggi la mafia ha cambiato pelle. Non è più retaggio del Sud ma dell’Italia intera: dalla lupara si è passati ai colletti bianchi. Per questo per ssere combattuta è necessaria un’azione ad ampio raggio che coinvolga la politica, la società civile, le scuole, le associazione. In primis, la politica che dovrebbe effettuare un’opera di risanamento al suo interno.

Non sono mancate critiche all’azione del governo per i tagli alla cultura e alla giustizia e per il tentativo di fare la guerra alla Magistratura. Tra seminari sulla legalità e degustazioni di prodotti lavorati nei campi confiscati ai mafiosi (marchio di fabbrica di Libera), nella mente di tutti restano impressi l’abbraccio di don Ciotti alla mamma della sfortunata Elisa Claps e la presenza di numerosi sindaci di schieramenti contrapposti, a testimoniare che il desiderio di legalità è un bene comune.





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