Il dottor Domenico Galetta, medico oncologo molto stimato e nostro concittadino, lo conoscete. Guida il reparto di oncologia medica-toracica dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Bari.
La storia della sua amicizia e cura a un suo paziente migrante, Dabo, sta per diventare un film, meglio uno “short film” (cioè un cortometraggio) - diretto dal regista Alessandro Zizzo e prodotto dalla Sinossi Film di Pietro Manigrasso e da Agorà, in collaborazione con Apulia Film Commission - dal titolo "Apolide". Le riprese sono in corso tra Bari, Manduria e le spiagge di Campomarino.
La storia
Dabo è nato in Guinea nel 1989. E’ musulmano, appartiene all’etnia Malinke ed è laureato in scienze politiche; il suo più grande desiderio era specializzarsi in relazioni internazionali raggiungendo la Francia, scelta come meta perché la Guinea è francofona.
Decide di lasciare la famiglia e la sua casa per dirigersi in Francia attraverso il Mali e la Nigeria. Qui Dabo lavora per cinque mesi prima di trasferirsi in Libia, con la promessa che sarebbe stato ospitato in casa di amici che lo avrebbero aiutato a raggiungere la Francia. In realtà, in Libia Dabo si ritrova in una casa-prigione, in condizioni di quasi schiavitù. Riesce a trovare cinque mesi dopo un posto su un barcone che non si sapeva se e quando sarebbe partito.
Lo informano della partenza la sera prima, all'improvviso. Dabo non sapeva (e non sa) nuotare. Sbarcato in Sicilia viene inizialmente collocato al CARA di Massina e poi a quello di Bari. Ha una tosse forte e continua, con qualche traccia di sangue.
Si sospetta abbia la tubercolosi. Viene trasferito in un centro specializzato a Lecce e poi a Bari.
Così ricorda quel giorno il dott. Galetta: “Mi trovo di fronte Dabo, per la prima volta, una mattina di novembre del 2016, nell’ambulatorio di Oncologia Polmonare dell’ospedale dove lavoro. Era accompagnato da una psicologa e da una traduttrice. Veniva con una diagnosi di carcinoma polmonare con metastasi alle ossa. Non parlava (capiva sicuramente tutto), un cellulare stretto fra le mani ed occhi enormi che mostravano un’età ed una vita vissuta, molto più dei suoi 27 anni”.
Il film parla di questo rapporto di cura ed amicizia.
L'attore Paolo De Vita interpreterà il dott. Galetta mentre Alassane Sadiakhu sarà Dabo.
Tra l'altro il dott. Galetta ha partecipato la scorsa settimana ad una trasmissione di TeleNorba dove ha parlato dell'importanza della prevenzione.