AGGIORNAMENTO
Dal sito PugliaNotizie
Hospice – Passa odg dell'opposizione. Sel vota contro, PD si astiene |
Proposto dal consigliere del Pdl Giammarco Surico e concordato con l’assessore alle politiche sanitarie Tommaso Fiore, il Consiglio regionale ha approvato con i soli voti dei partiti di opposizione, quelli contrari di SEL e l’astensione di tutti gli altri partiti di maggioranza, un ordine del giorno con cui “il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a redigere entro sessanta giorni un piano di riconversione degli ospedali dismessi ed invita l’assessore alle politiche della salute a relazionare dello stesso nella commissione consiliare competente.” Il testo è identico ad un emendamento che l’assessore ha suggerito di ritirare e trasformare in ordine de giorno che il capogruppo di SEL, Michele Losappio, ha bollato come truffaldino, annunciando il voto contrario. |
Ieri mattina, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, abbiamo letto che continua il trasferimento del personale dall’ospedale di Ceglie a quello di Francavilla, a seguito dei tagli previsti dal Piano di riordino ospedaliero. Adesso tocca al personale amministrativo.
Abbiamo tra l’altro letto la dichiarazione del responsabile della Cgil-Funzione Pubblica che, rispetto alla questione della chiusura dell’ospedale, ha dichiarato: “La direzione generale dell’Asl dovrebbe dichiarare lo stato di crisi perché tra un po’ non sarà in grado di garantire alcun tipo di assistenza. Anche perché nella nostra regione, a differenza di altre, non ci sono molte realtà private che potrebbero sopperire alla mancanza dei servizi offerti dalla sanità pubblica“.
Nel frattempo proseguono i preparativi della manifestazione di protesta lanciata dal sindaco e dal comitato per la difesa dell’ospedale e prevista per la prossima settimana a Bari.
Nelle prossime ore c’è però un appuntamento importante per il futuro del nostro ospedale. Una possibile ancora di salvataggio che potrebbe evitare la chiusura e di cui, paradossalmente, si continua a parlare pochissimo (in alcuni luoghi non se ne parla proprio) perlomeno non con la stessa rilevanza che si dà alla comunicazione delle iniziative, pur legittime, di protesta.
In realtà la partita si sarebbe dovuta chiudere la settimana scorsa in Consiglio regionale, ma (come abbiamo già scritto qualche giorno fa) l’ostruzionismo del PDL in quell’assemblea ha costretto a rinviare.
Stiamo parlando del proposta di legge, promossa dal gruppo del Pd regionale, “Norme in materia di Residenze Sanitarie Assistenziali, riabilitazione ed Hospice”. Cosa prevede questa proposta di legge? In sostanza che tutti i plessi ospedalieri che chiudono saranno riconvertiti, contestualmente alla chiusura, appunto in Rsa o Hospice o residenze per la riabilitazione. Anche l’ospedale di Ceglie che, dunque continuerà ad esistere nella forma di Rsa. Non chiuderà, dunque.
L’Asl di Brindisi ha infatti già approvato (il 14 marzo scorso) la proposta di trasformazione dell’ospedale cegliese presentata dai consiglieri comunali del centrosinistra.
Leggi il precedente post e il testo della delibera dell’Asl.
Ci si sarebbe aspettati che anche il centrodestra cegliese avesse deciso di sostenere tale proposta ma ciò non è, al momento, avvenuto. Meglio la protesta, forse alla ricerca di qualche voto in più, e silenzio su tutto il resto. Ma non doveva essere una battaglia bipartisan nell’interesse esclusivo dei cittadini cegliesi? Speriamo che le cose cambino, perché l’argomento è fondamentale per la città.
Attendiamo dunque l’esito del voto regionale sulle Rsa, preludio necessario affinchè possa trovare attuazione la delibera dell’Asl di cui abbiamo appena detto. E speriamo che nessuno giochi con il bisogno di sanità di una città per piccoli fini di politica spicciola.
In questo momento abbiamo bisogno di formiche, non di cicale.
Nominati i due
nuovi assessori esterni
Insediati Emanuela Gervasi e Lorenzo Elia. A proposito della dimissionaria, il sindaco Caroli assicura di non conoscere le ragioni di tale decisione
Già operativi i due nuovi assessori, resta il mistero sulla Gasparro
Drin!
Leggi tutto su BrindisiReport
Qualche domandina da fare ce l'avremmo.
Ma ne parliamo magari in uno dei prossimi post.