Che tristezza, presidente!
E’ l’ora di andare in pensione.
Ha rovinato l’Italia abbastanza. Grazie.
Ecco l'ultima di oggi:
Bunga bunga e battutacce agli studenti
Imbarazzo per il nuovo show del premier
Esibizione di Berlusconi davanti a una platea di neolaureati del progetto "Campus Mentis". Dal palco il Cavaliere inanella i suoi "cavalli di battaglia". Comprese le battute a luci rosse. Gelo del pubblico per una gag sul sesso orale
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Ma i giovani, con o senza laurea, hanno ben altri problemi rispetto a quelli di un miliardario 75enne con un debole per le escort a pagamento, magari anche minorenni.
E si chiama difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro oltre che, quando riescono ad entrarci, restarci passando attraverso una trafila di stage, co.co.co, co.co.pro, contratti di somministrazione e affini. Sottopagati, senza una protezione sociale (senza diritto a ferie, malattia e perfino avere un figlio è diventato un lusso) e con una prospettiva di certezza che non va, in alcuni casi, oltre qualche settimana di lavoro.
In tre anni di governo, non abbiamo mai sentito una parola in favore dei giovani precari. Né tanto meno visto azioni a tutela dei diritti dei lavoratori più deboli e con meno garanzie. E quando se n'è parlato, sarebbe stato meglio il silenzio. (Non cliccare che è meglio).
Intanto la Chiesa fa sentire la sua voce autorevole. Oggi il cardinale Angelo Bagnasco ha parlato del problema non più rinviabile della precarietà lavorativa dei giovani:
«Ci si augura che il precariato sia sempre una fase estremamente transitoria, il più possibile breve per poter diventare lavoro a tempo indeterminato e per dare anche la possibilità di un futuro, di un progetto di vita». Leggi
Ho trovato poi molto interessante l'intervento di Pietro Ichino, Luca di Montezemolo e Nicola Rossi in cui si parla dei giovani precari: “Il loro tempo è adesso. Il nostro dovere è ora: Il precariato al centro dell'azione politica”. Se davvero quelle proposte venissero concretizzate in atti legislativi sarebbe davvero una grande svolta. E’ comunque importante che se ne inizia a parlare seriamente e non soltanto durante la campagna elettorale. Leggi tutto
Intanto domani (sabato 9 aprile) tanti giovani scenderanno in piazza in tutta Italia al grido di:
“Il nostro tempo è adesso, la vita non aspetta”.
Una manifestazione organizzata attraverso il tam tam via internet. Per rivendicare i propri diritti ad un lavoro normale e ad un’esistenza dignitosa per sé e per le proprie famiglie. Anche Tribuna Libera sostiene le ragioni della manifestazione.
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Se continua così, bisognerà aggiornare l’articolo 1 della Costituzione:
“L’Italia è una repubblica democratica fondata sullo stage. La sovranità appartiene alle agenzie interinali che la esercitano nelle forme e nei limiti previsti dalla legge 30”.
Precari