Il Quotidiano oggi in edicola, con un articolo di Maria Gioia, ci racconta dell’incontro di ieri al castello in cui i vips si sono impegnati a dimostrare a noi cittadini perché “golf è bello”, tanto da dover costruire ben 20 campi da golf (crepi l’avarizia) nel nostro territorio.
Al convegno si discute del piano già pronto per la realizzazione dei venti campi
“Golf e turismo, una ricetta per il Sud”. Questo il titolo del convegno svoltosi ieri sera presso il castello ducale di Ceglie dove si è discusso sul “come” mirare alla destagionalizzazione del turismo in territorio brindisino e quindi pugliese in seguito all’accordo firmato nell’aprile scorso tra i sindaci di cinque comuni quali Ceglie, Ostuni, San Michele Salentino, Carovigno e Fasano, attori protagonisti del “Piano di sviluppo turistico del comprensorio Terra dei Trulli”, frutto di un protocollo d’intesa firmato insieme a “Invitalia” (l’Agenzia nazionale per l’attrazione di investimenti e lo sviluppo d’impresa spa di Roma) e “Italia Turismo spa” (società controllata da “Invitalia”) e che ha come obiettivo la realizzazione di 20 campi da golf in periodi di bassa stagione, vale a dire tra ottobre e maggio.
Fatto il piano, quindi, bisogna fare i campi. E renderli una realtà attiva ed efficiente. In seguito al saluto del sindaco Luigi Caroli, al convegno hanno preso la parola tra gli altri Cesare Fiorio, presidente del comprensorio “Terra dei trulli”, il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella, il direttore generale di Italia Turismo, Carlo De Romedis e il vicepresidente del Consiglio regionale della Puglia Nicola Marmo. Erano presenti poi i sindaci delle cinque municipalità che partecipano al piano di sviluppo turistico del comprensorio e i sindaci di altri comuni limitrofi, numerosi imprenditori locali e consiglieri regionali di centrodestra oltre al senatore del Pd Salvatore Tomaselli.
Fiorio nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di “intercettare i flussi turistici che si muovono in inverno verso altre destinazioni per praticare il golf” e di diventare una “destinazione del golf con un’offerta quanto più possibile ampia e completa perché qui questo sport si può praticare tutto l’anno”. “Ma – ha avvertito – dobbiamo fare presto”. Marmo invece ha annunciato ai presenti di aver elaborato insieme ad altri colleghi consiglieri regionali un disegno di legge che “permette di favorire e accelerare la realizzazione di campi da golf perché la Puglia possa diventare un punto di attrazione per chi pratica questo sport”.
Tanzarella ha voluto invece far luce sulle “problematiche di questo processo virtuoso avviato con gli altri quattro comuni”. “L’aspetto positivo della questione – ha spiegato – è che tra di noi c’è una grande convergenza nata dalla necessità di mettere insieme le nostre piccole risorse. Ma il primo problema è trovare la risposta a questa domanda: chi è il soggetto investitore e proponente? E’ importante rispondere per scegliere la strada da seguire”.
Il sindaco della città bianca ha precisato che altro problema riguarda le varianti urbanistiche che andranno approvate con i tempi richiesti dal caso per realizzare i campi su territorio agricolo e ha espresso dubbi sul disegno di legge di cui ha parlato Marmo: “Io mi attengo alle leggi esistenti”
Proprio partendo dall’ultima parte delle dichiarazioni del sindaco Tanzarella, continuo a chiedermi quanto già scritto nel post di qualche giorno fa. Leggi
E la domanda è: è stato spiegato ai nostri interlocutori istituzionali del progetto, in vista della costruzione di questi grandi campi sul nostro territorio, che il Comune di Ceglie non dispone da oltre 40 anni di un Piano Urbanistico Generale (PUG), ex Piano regolatore (l’attuale amministrazione, l’autunno scorso, ha archiviato il Pug ormai pronto) che disciplini gli insediamenti nel territorio e le destinazioni delle sue varie parti e che si va avanti col Programma di fabbricazione del 1969?
(Nella foto un esemplare di pug)
Dunque, nelle condizioni attuali,
a Ceglie non potrebbe esserci
nessun campo di golf megagalattico