F F Tribuna Libera: ANTENNE: Il comunicato (incompleto) dell'Amministrazione

martedì 27 settembre 2011

ANTENNE: Il comunicato (incompleto) dell'Amministrazione


Leggiamo questo comunicato dell’Amministrazione comunale in merito alla questione del’inquinamento elettromagnetico di cui questo ed altri blog si sono occupati tanto in tempi meno e più recenti.

Analizziamo alcuni di questi dati comunicati relativi ad “alcuni siti individuati congiuntamente” (non tutti quindi).

Sono stati monitorati i campi elettromagnetici in prossimità delle seguenti stazioni radio-base (di telefonia mobile): nei pressi della Chiesa di San Rocco, la zona sulla provinciale per Francavilla (zona Votano rosso) e quella in contrada Moretto (queste ultime due zone, quindi, esterne alla città).

Le due antenne esterne alla città si mantengono su livelli bassi (0.80v/m e 075v/m) rispetto ai 6 v/m che è la misura definita di cautela per edifici adibiti a prolungata permanenza, come le scuole o gli edifici pubblici.

Di livello più alto (4.42 v/m) è invece risultata la misurazione dell’intensità per l’antenna che sorge al centro della città, a due passi da Corso verdi e dalla Chiesa di san Rocco. E’ quindi una situazione da tenere sotto attenzione nel tempo.


Sono state monitorate anche altre zone della città. Nell’ordine quelle in prossimità di: la scuola elementare di via Francavilla, la scuola “De Amicis”, la scuola di via Martina, la scuola “Pascoli”, la sede del Comune, la Parrocchia “Maria Immacolata”.

Tutte le rilevazioni hanno dato risultati bassi. Anche questi valori pare siano risultati notevolmente al di sotto dei valori previsti dalla legge.

Da rilevare la differenza tra l’intensità registrata nei pressi di San Rocco da quella registrata nei pressi della scuola “De Amicis", ad una distanza di un centinaio di metri e con la presenza di due antenne nella stessa zona (rispettivamente 4.42 v/m e 1.78 v/m).



Ciò non toglie che, al di là di facili allarmismi che nessuno vuole sollevare, la vicinanza di un’antenna ad una scuola sia quantomeno inopportuna. Come abbiamo riportato qualche tempo fa, è noto che i bambini assorbono infatti l’energia generata dai campi magnetici con più facilità, a causa della loro massa fisica ridotta. Non è il luogo più adatto per metterci un’antenna.

Tra l'altro (visto che nella relazione non compare) vorremmo sapere se è attiva (e l’eventuale misurazione di campi elettromagnetici) un'altra antenna telefonica (in zona Villa Cento Pini) che dista pochissimi metri da ben due scuole materne private.

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Nella relazione non abbiamo letto nulla al riguardo.


Resta poi da approfondire e capire qualcosa...

Soprattutto un’altra questione. Quando nel 2009 noi blogger iniziammo la "battaglia" per la regolamentazione degli impianti (finora infruttuosa), la preoccupazione maggiore che ci mosse era soprattutto legata (oltre che agli impianti di telefonia) a quelli di emittenza radio-televisiva, molto più "invasivi": uno situato in zona Montevicoli ed un altro in contrada Pisciacalze.


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Su quest'ultimo impianto c’era stata già una notizia pubblicata il 2 ottobre 2002 dal sito IdeaNews (clicca qui) che parlava anche di un’indagine della Procura.

Elettrosmog: guerra di carte bollate per un ripetitore Tv
Mercoledì, 2 ottobre 2002


Sul ripetitore in contrada “Pisciacalze”, a Ceglie Messapica, di proprietà dell’emittente televisiva “Telecapri”, indaga la Procura della Repubblica dopo la denuncia di una famiglia che ritiene essere vittima dall’esposizione a campi elettromagnetici.
E come si evince dalla stessa denuncia è una donna, che abita nei pressi del traliccio, posto a poche centinaia di metri dall’abitazione, ad accusare disturbi nervosi di origine sospetta: tanto, tramite un proprio legale di fiducia, da denunciare alla Procura che le possibili cause di questa malattia potrebbero essere effetto dalla frequenza di ben sette emittenti (tre televisive e quattro radiofoniche) che si raccolgono sul ripetitore.
Per questo, lunedì scorso, dietro la richiesta di un consulente del tribunale di Brindisi, in contrada “Pisciacalze” è intervenuta un'équipe di tecnici del Pmp, Presidio multizonale di prevenzione dell’Asl di Brindisi, per la dovuta rilevazione dei campi elettromagnetici sul traliccio imputato, ma che, per un cavillo burocratico, ha dovuto sospendere la rilevazione per una data da destinarsi.
Nelle stessa contrada messapica, il Pmp di Brindisi, nel novembre del 2001, aveva comunque eseguito un programma di monitoraggio nelle vicinanze del traliccio senza riscontrare alcun superamento dei valori di rischio per la popolazione abitante.
E questo dopo che altri abitanti, della stessa zona, avevano denunciato che in alcuni apparecchi, come telefonini e televisori, si verificavano anomalie di ripetizione: all’interno degli apparecchi, sostenevano che entrassero i programmi radio e teletrasmessi dal ripetitore. Ora, se la stazione inquina o meno l’area messapica, resta comunque importante l’indagine che il Pmp svolgerà nei prossimi giorni.


Partimmo da uno studio preliminare sui ripetitori telefonici e radio-televisivi presenti nel nostro territorio elaborato da alcuni esperti (ai fini della preparazione di un Piano di localizzazione degli impianti) presentato nel 2007 alla III commissione consiliare e pubblicato sul blog del prof. Franco Nigro (CeglieDestra).

Clicca qui e poi anche qui


Ciò che ci preoccupava allora (e anche oggi se i dati venissero confermati), era che quell’impianto in un punto di rilevazione, registrava un valore di intensità del campo elettrico (V/m) pari a quasi il doppio dei valori di attenzione previsti dal DPCM dell’8 luglio 2003 (in applicazione della Legge 36/2003).

Credo sia opportuno quindi continuare le rilevazioni su entrambe le tipologie di impianti (telefonia mobile e radio-televisivi) per dare certezza e rassicurazione ai cittadini. E soprattutto è essenziale che il Consiglio comunale mantenga l’impegno (ri-assunto circa un mese fa) per l’approvazione quanto prima di un regolamento comunale sull’argomento nonché di un piano di localizzazione degli impianti.

Le promesse vanno mantenute. E su questa questione la nostra città non può continuare con il far west. Lo prevede anche la legge. E la città aspetta.


ANTENNE: Il comunicato (incompleto) dell'Amministrazione