F F Tribuna Libera: Welcome to Ceglie

domenica 30 ottobre 2011

Welcome to Ceglie



Su internet è reperibile un articolo su Ceglie, scritto per la testata “Irish Times” da una signora di origine irlandese. E' una direttrice di una galleria d’arte in Irlanda che, dopo essere rimasta senza lavoro, ha comprato 4 ettari di terreno nelle campagne cegliesi e vi si è trasferita. Nell'articolo racconta il suo soggiorno nella nostra città.

Questo è il link con l’articolo completo. Ne ho tradotto qualche brano.


"Una nuova vita tra gli uliveti italiani"

La vita a Ceglie Messapica, una sonnolenta cittadina di 22.000 persone, ricorda la vita nell’Irlanda dell’ovest degli anni ‘50 e ‘60. E 'un mondo diverso da quelli che ho finora conosciuto.

La forza delle tradizioni unita ad una lunga storia di dominazione politica e religiosa ha portato a guardare con sospetto il cambiamento e l’influenza straniera. La chiesa cattolica è molto influente, e dal momento che non professiamo alcuna religione, siamo visti come “insoliti”. Non ci sono molti genitori single nemmeno qui, così mi sono fatta notare anche in questo. Vengo considerata abbastanza coraggiosa nell’essere venuta da sola in un nuovo paese con dei bambini - non è qualcosa che molte persone qui avrebbero mai pensato di poter fare.

Anche la situazione scolastica è stata una vera sfida. L'insegnante dei miei due ragazzi era in difficoltà nell’avere ragazzi di lingua inglese nella sua classe, e alla fine ho dovuto trovare una nuova scuola per tutti e tre. Che è stato sconvolgente, perché avevano già trascorso un mese là e avevano cominciato a fare amicizia.

La produzione dell’olio d'oliva non porta abbastanza soldi per sostenerci, così come mantenere i terreni è molto costoso e richiede molto lavoro, e tutti i guadagni vengono reinvestiti nella terra stessa. Ma io lo amo, e al momento sto cercando di sviluppare la mia azienda “A Taste of Puglia” (“Sapore di Puglia”). Ho avuto la fortuna di conoscere un altro produttore di olio di oliva pugliese che vive a Dublino, Lino Olivieri, che mi ha aiutato nell’esportare l'olio in Irlanda”.



Che dire?

E' davvero così che veniamo visti?

Preferisco non commentare, non è certo un bel marketing del nostro territorio. Dico solo che trovo ingiusta questa nostra descrizione così "arretrata".

Tra l'altro, già tre anni fa un altro illustre ospite ci aveva descritto come "un paesino sperduto nel nulla dove, ad agosto, se va bene, passa una macchina" ...

Ma sono certo che la gran parte delle persone che vengono qui da noi per villeggiare o per stabilirsi la pensino diversamente.

E che cacchio ....................


Welcome to Ceglie