Continuano i disagi legati alle lunghe code presso l'ufficio postale di Ceglie. Del problema ne parla oggi la “Gazzetta del Mezzogiorno”.
CEGLIE Caos completo, in alcune giornate non si riesce neanche ad entrare negli uffici
DUE ORE DI FILA PER PAGARE LE BOLLETTE
“Ma è possibile che per pagare una semplice bolletta ci vogliano non meno di due ore di fila?” E' l'amaro sfogo , ma non l'unico, di uno dei tanti cittadini alle prese con il servizio postale. Ed in effetti è così. Una situazione davvero insostenibile e poco dignitosa per quanti sono “costretti” a fare i conti con il pagamento di un semplice bollettino della luce, del gas o del telefono.
Vedere per ore e ore un ufficio che sembra uno stadio stracolmo non è sostenibile. I due uffici postali presenti evidentemente non sono capaci di snellire il lavoro, nonostante – e questo va detto – l'impegno degli addetti agli sportelli. Ma qual è il problema? Presto detto. Questa presa d'assalto dell'ufficio postale si verifica soprattutto per i primi quindici giorni di ogni mese. Quando ci sono da pagare le pensioni. Per il resto del mese le cose vanno decisamente meglio. Ora è difficile, impossibile dare una soluzione a questo spettacolo a dir poco incivile?
Qualcuno azzarda qualche soluzione. Ad esempio consentire l'apertura pomeridiana anche della succursale. E questo unito all'accorgimento di riservare un paio di sportelli al solo pagamento delle bollette. Difficile a farsi per 15 giorni al mese? Sicuramente l'amministrazione, più addentro ai numeri, dirà che è una strada impraticabile perchè il personale non lo consente. E siamo alla solita rituale litania. Prevedere qualche unità in più non manderebbe certamente in crisi il sistema postale che, non va dimenticato, è un servizio che il cittadino paga.
Sta di fatto che la situazione è al limite della tollerabilità ed entrare alle poste per la gente è come sottoporsi ad una prova che deve misurare stress e capacità di sopportazione della fatica. Soprattutto mentale. E vedere tanti anziani ammassati, in piedi, appoggiati alle pareti non è uno spettacolo degno di un paese civile.