Nel post dell'altro giorno avevo dato la disponibilità di uno spazio sul blog ai vari candidati cegliesi che concorrono in lista per le elezioni politiche che si terranno tra due settimane esatte.
Ci ha scritto l'avv. Donato Valente. candidato per la lista Grande Sud all'interno dell'alleanza di centrodestra, per spiegarci cosa farà in caso di elezione.
Cari Elettrici ed Elettori,
sono Donato Valente, sono un avvocato 34enne, cultore di
storia del diritto romano presso la Facoltà di Giurisprudenza presso
l’Università degli Studi di Bari.
Sono nato a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, il
21 dicembre 1978.
Militante nelle fila di Azione Giovani prima e di Alleanza
Nazionale dopo, ho creduto e sposato il progetto di Adriana Poli Bortone, di
cui sono uno dei più stretti collaboratori, che ha trovato la sua ragion
d’essere nella costituzione del partito di Grande Sud.
Grande Sud oggi rappresenta il valore aggiunto del centro
destra italiano nonché unico partito a rappresentare con vigore e dignità le
istanze del Mezzogiorno d’Italia, da sempre dimenticato dalla politica.
In questa competizione elettorale, sono onorato di essere
candidato alla Camera dei Deputati ove sono collocato in tale lista e nel
Collegio Puglia nella posizione n° 3.
Ho accettato con favore la candidatura perché mi sono reso
conto della necessità di un cambiamento di rotta e di un rinnovamento e ciò
alla luce del fatto che – specie nell’ultimo periodo della trascorsa
legislatura parlamentare – la classe politica non ha dato, soprattutto in
termini di risposte concrete al paese, un buon esempio nella gestione della
cosa pubblica, accentuando il distacco tra la politica ed il cittadino, ora più
che mai stanco dalle promesse puntualmente disattese negli anni.
Senza se e senza ma, abbiamo la consapevolezza che la
politica abbia bisogno di sobrietà così come abbiamo piena coscienza che
bisogna ridare ai cittadini la sovranità.
Oggi, Grande Sud, la cui lista - sia alla Camera sia al
Senato – annovera giovani, donne, gente e professionisti della società civile –
e non della politica - si prefigge di mettere al centro del dibattito un valido
progetto a favore del meridione d’Italia.
Abbiamo già tentato di farlo nella scorsa legislatura ma i
grandi partiti hanno strenuamente osteggiato i nostri progetti di legge i quali
avrebbero portato il Sud ad essere protagonista.
Nella prossima legislatura
la quale deve giocoforza essere costituente e riformista proponiamo i seguenti
punti:
1.Modifica titolo V della Costituzione:
tre macroregioni ,riduzione del 50% dei deputati, Senato delle autonomie, abolizione delle province, obbligatorietà dell’Unione dei Comuni, elezione diretta del Presidente della Repubblica
2.Territorialità dell’imposta :
75% delle tasse rimangono sul territorio . Le aziende con sede legale altrove debbono pagare le tasse sul territorio nel quale fanno profitto
3.Riequilibrio Infrastrutturale:
Investimenti di Ferrovie dello Stato prioritariamente al Sud. Piano aereoportuale
4.Stati generali permanenti del Meridione:
Cabina di regia per utilizzo immediato e corretto dei fondi nazionali e comunitari
5.Piano energetico per il Meridione
6.Piano del turismo e dei beni culturali del SUD
7.Trattamenti fiscali differenziati ed esonero delle quote di contribuzione per 36 mesi ai datori di lavoro per nuove assunzioni a tempo indeterminato o in alternative al licenziamento
8.Valorizzazione e promozione della rete delle Banche popolari e Credito cooperativo del Mezzogiorno
9.Promozione dei prodotti agroalimentari:
nei servizi mense, nella ristorazione collettiva e garanzia della veicolazione del 40% di prodotti meridionali nella Grande distribuzione organizzata
10.Piano sociale e sanitario per il SUD
attraverso la rigenerazione del patrimonio edilizio non utilizzato di proprietà statali, regionale ,comunale
11.Rete dell’innovazione tecnologica a favore delle imprese a alta scuola di formazione obbligatoria per dirigenti e dipendenti della pubblica amministrazione
12.Commissione d’inchiesta sui fondi ordinari ed europei erogati nel Mezzogiorno negli ultimi 30 anni.
tre macroregioni ,riduzione del 50% dei deputati, Senato delle autonomie, abolizione delle province, obbligatorietà dell’Unione dei Comuni, elezione diretta del Presidente della Repubblica
2.Territorialità dell’imposta :
75% delle tasse rimangono sul territorio . Le aziende con sede legale altrove debbono pagare le tasse sul territorio nel quale fanno profitto
3.Riequilibrio Infrastrutturale:
Investimenti di Ferrovie dello Stato prioritariamente al Sud. Piano aereoportuale
4.Stati generali permanenti del Meridione:
Cabina di regia per utilizzo immediato e corretto dei fondi nazionali e comunitari
5.Piano energetico per il Meridione
6.Piano del turismo e dei beni culturali del SUD
7.Trattamenti fiscali differenziati ed esonero delle quote di contribuzione per 36 mesi ai datori di lavoro per nuove assunzioni a tempo indeterminato o in alternative al licenziamento
8.Valorizzazione e promozione della rete delle Banche popolari e Credito cooperativo del Mezzogiorno
9.Promozione dei prodotti agroalimentari:
nei servizi mense, nella ristorazione collettiva e garanzia della veicolazione del 40% di prodotti meridionali nella Grande distribuzione organizzata
10.Piano sociale e sanitario per il SUD
attraverso la rigenerazione del patrimonio edilizio non utilizzato di proprietà statali, regionale ,comunale
11.Rete dell’innovazione tecnologica a favore delle imprese a alta scuola di formazione obbligatoria per dirigenti e dipendenti della pubblica amministrazione
12.Commissione d’inchiesta sui fondi ordinari ed europei erogati nel Mezzogiorno negli ultimi 30 anni.
Per queste ragioni, il 24 e
25 febbraio, sulla scheda rosa alla Camera chiedo di barrare il simbolo di
Grande Sud/MPA anche per dare un segnale di discontinuità con il passato e per
dar forza ad una valida alternativa nel panorama del centro destra italiano.
Un vostro ampio e generoso consenso significherà il rilancio
del nostro territorio.
Grazie
Donato Valente