F F Tribuna Libera: Novità dai partiti

venerdì 11 aprile 2014

Novità dai partiti




Si avvicinano le elezioni europee e i partiti scaldano i motori. I sondaggi dei principali istituti di ricerca danno un vantaggio vistoso al Pd, secondo il M5s a notevole distanza e, poco dopo, Forza Italia. Naturalmente sappiamo che i sondaggi fotografano il momento e nel corso delle settimane possono subire forti cambiamenti, fino anche ad essere rivoluzionati (senza contare il ruolo di coloro che al momento si dichiarano per l'astensione). Per avere comunque una panoramica delle attuali opinioni degli italiani c'è il sito istituzionale da anni predisposto appositamente dal Governo. Clicca qui





Movimenti in corso intanto nelle liste dei principali partiti. Il sindaco uscente di Bari Michele Emiliano ha gettato la spugna: il Pd gli aveva garantito che sarebbe stato il candidato capolista a Strasburgo  per la circoscrizione Italia meridionale. Poi il partito ha scelto di sostituirlo con Pina Picierno (orgogliosa giovane discepola di Ciriaco De Mita) ed Emiliano ha mollato. Decisione singolare, dal momento che non si vota con liste bloccate ma con la preferenza (fino a tre).





Dall'altra parte, in Forza Italia, un altro candidato che sta scaldando i motori è Raffaele Fittoultimamente un po' ai margini del suo partito e che approfitterà della gara elettorale europea per testare lo stato dei suoi consensi pugliesi nella sfida contro Giovanni Toti e il "cerchio magico" berlusconiano. Con l'obiettivo poi di mettere l'eventuale successo sul tavolo della trattativa politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.  

Qualche settimana fa ha promesso che in caso di elezioni al Parlamento Europeo si dimetterà da deputato. In realtà non ci crede quasi nessuno: difficile immaginarlo, all'indomani delle europee, a Strasburgo e Bruxelles, in autoesilio politico (per quanto dorato) dall'arena politica romana nel momento in cui ci saranno la resa dei conti tra le correnti di Forza Italia e le candidature per le successive elezioni regionali del 2015 e, magari anche a breve, nuove elezioni politiche.


Ed è proprio quest'ultimo il vero problema, che resta la caratteristica della politica italiana ormai da decenni: con il Trattato di Lisbona del 2009 e la generalizzazione della procedura di codecisione (cioè il voto del Parlamento Europeo è vincolante) a quasi tutta l'attività normativa comunitaria (in primis, regolamenti, direttive), il ruolo dei parlamentari europei è essenziale per tutelare gli interessi nazionali nel momento delle principali decisioni  politiche europee su temi fondamentali quali energia, lavoro, agricoltura, immigrazione, fondi strutturali, bilancio, ecc.

Tutti i Paesi nostri partners candidano e si votano le loro migliori competenze in grado di portare le loro istanze nazionali a Strasburgo e cercare di massimizzare i vantaggi politici ed economici per i loro Stati, quasi sempre riuscendoci Noi italiani continuiamo invece ad avere una visione provincialotta dell'Europa: oltre a sostenere alcuni partiti amenità come l'uscita dall'euro, spesso le elezioni europee vengono considerate poco più che una sorta di test per verificare gli equilibri politici nazionali, un maxi-sondaggio nazionale in vista di elezioni regionali o per il parlamento nazionale. Speriamo che le imminenti candidature - in tutte le liste- vadano, una volta tanto, in direzione opposta.

P.s. a proposito di Forza Italia, è attesa per martedì la sentenza di Cassazione per Marcello Dell'Utri (tra i fondatori della prima Forza Italia e che per primo nel '94 la organizzò dal nulla in poche settimane), condannato in appello a 7 anni per "concorso esterno in associazione mafiosa". Pare che, colpito da un'ordinanza di custodia cautelare, sia irreperibile in Italia e che si trovi al momento in Libano per dei controlli medici. Ha promesso però che, dopo la sentenza, tornerà.









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