F F Tribuna Libera: Quando anche Ceglie si ribellò

lunedì 8 settembre 2014

Quando anche Ceglie si ribellò




Oggi la commemorazione del 71esimo anniversario dell'8 settembre 1943, storica data in cui fu annunciato l'armistizio tra Italia e Alleati, a seguito della caduta di Benito Mussolini per opera del Gran Consiglio del Fascismo e di re Vittorio Emanuele. Sarebbero seguiti altri lunghi mesi di guerra contro l'ex alleato nazista, violenze e atrocità ma il cammino verso la libertà e la democrazia era ormai inarrestabile.




Riporto un  articolo scritto l'anno scorso dallo storico e nostro concittadino, prof. Vito Antonio Leuzzi, direttore dell'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea di Bari.

"Le clausole armistiziali prevedevano, infatti, la tenuta della capitale e la garanzia dell’accesso ai porti navali nell’Italia meridionale. Solo quest’ultima condizione si concretizzò per la forte resistenza di cui furono protagonisti il 9 settembre in Puglia alcuni reparti militari sostenuti dai civili a Taranto e Bari e in diverse altre località della regione tra cui Ceglie Messapica, Putignano, Bitetto, Castellaneta, Noci ed in seguito Barletta e i centri della Capitanata. I reparti germanici stanziati nella regione che avevano predisposto in base al piano «Achse» (mietitura) l’attacco ai porti, alle strutture delle radio-comunicazioni, ai depositi militari, alle più importanti vie di comunicazione ed all’Acquedotto pugliese, si trovarono di fronte una inaspettata e spontanea resistenza italiana" Leggi tutto




Ed anche il TGR l'anno scorso in un servizio citò il ruolo della nostra città:

"All'annuncio dell'armistizio, i tedeschi si ritirano subito dalle province di Lecce, Birndisi e Taranto, smantellano la grande antenna di Montesardo e abbandonano  il loro comando a masseria Ferruzzo a Ceglie Messapica quasi a conferma di un patto scellerato con la Monarchia in fuga".





Quando anche Ceglie si ribellò