Pubblico un appello politico lanciato da Tommaso Argentiero.
"Una lettera aperta per evidenziare la necessità di costituire a Ceglie Messapica un Comitato Civico per garantire la correttezza e trasparenza degli atti amministrativi da parte dell'ente comunale. Questa iniziativa non vuol invadere il campo e le responsabilità dei partiti e dei gruppi consiliari, ma vuol essere un valore aggiunto e una legittima pretesa di partecipazione diretta da parte di cittadini".
Lettera aperta ai cittadini cegliesi:
"Non è più il momento di stare a guardare".
Ceglie, la nostra città, sta
attraversando un momento non facile e preoccupante da tanti punti di vista: i
recenti episodi di cronaca che hanno diffuso tra la popolazione un sentimento
di profonda insicurezza se non paura; la pesante e persistente crisi economica
che attraversa e attanaglia tante famiglie e tante, troppe attività economiche
e commerciali che fanno sempre più fatica; un'attività amministrativa
che, come molti hanno più volte
evidenziato, ha subìto spesso degli inciampi sul percorso della legittimità e
correttezza amministrativa. C'è chi dice che va tutto bene e qualcuno potrebbe
anche sforzarsi di crederci per auto-rassicurarsi. Ma non è così: nascondere la
polvere dei problemi sotto il tappeto non serve a nulla, se non a lasciare che
i problemi si aggravino ulteriormente.
Di fronte a tutto questo, non si può più
restare fermi, immobili, a guardare l'agonia progressiva della nostra comunità.
Un'agonia che non può essere più nascosta da un clima artificiale di luci e
festa che vorrebbe far dimenticare o passare in secondo piano la realtà. Cosa
fare? E' necessario che cittadini, associazioni, categorie produttive e del
lavoro, realtà civiche, mondo cattolico trovino un terreno di incontro,
dialogo, progettualità condivisa, superando le divisioni e i personalismi
e mettendo in comune le loro storie, l'amore per la città e la volontà di
impegnarsi per la nostra comunità per ricostruire innanzitutto un tessuto sociale
comune, da un po' di tempo lacerato anche a causa uno scontro politico
autoreferenziale e sempre più lontano dal vissuto quotidiano delle
persone.
A tutte queste realtà vive e importanti
è necessario dare un nuovo protagonismo, con l'ascolto delle loro istanze,
delle loro necessità, delle loro proposte, rendendole protagoniste di un nuovo
progetto, aperto e partecipato, di città, senza più deleghe in bianco.
Non un'alleanza, dunque, tra esponenti politici e di partito; i
soggetti politici tradizionali sono un'altra cosa. Con essi sarà necessario e
opportuno un confronto ma questi continueranno a vivere la loro dinamica
fisiologica di proposta e discussione sulle scelte amministrative nelle sedi
istituzionali,
L'obiettivo di questo progetto nuovo di
cui la città ha urgente bisogno punta invece a qualcosa di ancora più
ambizioso. E' necessario ridare protagonismo alle realtà vive, alla
partecipazione di tutti i cittadini, oltre le divisioni delle "maglie
politiche" che tante volte fino ad oggi hanno bloccato un confronto
libero, aperto e costruttivo e che da tempo allontanato tanti nostri
concittadini dalla partecipazione e dall'interesse verso la politica.
Serve che la città si risvegli dal torpore e dalla sfiducia, torni a discutere,
proporre e confrontarsi, con l'impegno e il protagonismo di tutti coloro che
hanno la voglia di partecipare impegnarsi in prima persona per una nuova
rinascita di Ceglie.
Tutti insieme potremo, se lo vorremo, determinare una
svolta finalizzata in via prioritaria alla
“pretesa” che venga garantita la correttezza, trasparenza e responsabilità
amministrativa. Elementi necessari e indispensabili per
costruire, una città migliore, libera, che offra le stesse opportunità a ogni
cittadino e che torni a crescere e ad avere fiducia nel futuro. A mio avviso,
in questa fase, è necessario costituire un Comitato Cittadino per la
salvaguardia di una corretta e trasparente azione amministrativa. Possiamo e dobbiamo farlo per il futuro della
nostra città.
Ceglie Messapica 06 dicembre 2015
Tommaso
Argentiero
Sottoscrivo l'appello, parola per parola.