Le alleanze del governo nazionale fanno scoppiare amori anche a livello locale.
Tutto cominciò all'indomani delle elezioni politiche 2013, con il pessimo "porcellum" (che pochi mesi dopo sarà dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale). Di fronte all'impossibilità di costituire una maggioranza al Senato e col rischio di tornare al voto con la stessa legge elettorale e con lo stesso possibile scenario, si decise di dar vita ad un governo temporaneo guidato da Enrico Letta e sostenuto da Pd, "centristi" e Pdl col compito di approvare la manovra finanziaria, alcuni provvedimenti urgenti e inderogabili e soprattutto realizzare alcune riforme, in primis una legge elettorale più decente per tornare quanto prima al voto.
Poi, come tradizione italiana, i tempi si allungarono, il neo-segretario Renzi (sconfitto alle primarie e non candidatosi al Parlamento) fece politicamente "le scarpe" a Letta, facendolo sostituire dal Pd con lui stesso, e varò un nuovo governo (da cui però il grosso del Pdl prese le distanze): dalle spoglie del Pdl rinacque Forza Italia che andò all'opposizione mentre i berlusconiani pentiti del neonato Nuovo centrodestra divennero il secondo pilastro del Governo Renzi. Il governo, che doveva essere temporaneo, divenne di legislatura con il compito, addirittura, di riscrivere buona parte degli articoli della Seconda Parte della Costituzione.
Questo "amore" si è poi esteso anche al resto d'Italia dove, in diverse amministrazioni regionali (non quella pugliese) e locali, il Partito Democratico governa con il Nuovo Centrodestra (che si è fuso con l'Udc in quella che si è chiamata "Alleanza popolare"). Di recente questa alleanza è nata anche per amministrare il Comune di Brindisi e la Provincia di Brindisi, anche se questo ente (come tutte le altre province) è stato sostanzialmente svuotato delle principali funzioni ed è in in via di sparizione a livello costituzionale.
E' notizia delle ultime ore quella di un piccolo ribaltino nella vicina Francavilla, dove il sindaco, eletto con il 60% in un'alleanza di sinistra guidata dal Pd, ha sostituito in Giunta gli assessori di Sel con alcuni esponenti indicati dal Nuovo Centrodestra (arrivato terzo, con il suo raggruppamento, alle elezioni comunali). Una scelta che non può non avere un forte significato politico, dal momento che il sindaco di Francavilla è anche segretario provinciale del Pd nonchè presidente della Provincia. Potrà essere considerato un indirizzo politico che sarà seguito anche in altri comuni del Brindisino? Al momento non lo sappiamo.
E a Ceglie? Ieri l'annuncio della nuova alleanza di governo è stata data sui social-network dal segretario provinciale Ncd, il nostro concittadino Ciro Argese. Tra i "contenti" dell'evoluzione francavillese spiccava il commento favorevole dell'unico consigliere comunale del Partito Democratico a Ceglie Messapica che scriveva: "Sarebbe stata anche la mia stessa scelta".
Un po' mi ero preoccupato: anche a Ceglie infatti alle elezioni, come a Francavilla, il Pd era alleato a Sel. Pericoli di avvicinamento a parti invertite tra Pd e Ncd? Chattando pubblicamente con l'amico consigliere, questi mi ha confermato: non esiste questa ipotesi. Il Pd è e resta alternativo all'amatissima amministrazione. A meno che ... clicca qui
Ad ogni modo, mi sono immedesimato comunque nei tanti elettori del centrosinistra francavillesi, quantomeno perplessi e delusi. Coraggio, anche questa è la nuova politica del cambiamento renziano.
P.s.: la politica è il regno del possibile, tutto può accadere, anche in maniera imprevedibile. Possono nascere anche governi con alleanze fino a poco tempo prima non prevedibili. Tutto è legittimo. Ma, in democrazia (quella sostanziale, non solo quella formale), ogni scelta di questo tipo dovrebbe passare per l'approvazione dei cittadini elettori. Questa è la piccola e modesta opinione di un semplice cittadino, tra l'altro non francavillese anche se molto legato a quella città per ricordi adolescenziali.