Dal Quotidiano in edicola questa mattina:
"Ancora interruzioni dell'energia elettrica in città ed ancora commercianti e semplici cittadini che criticano l'Enel per questi black out. Avviene sia a Brindisi, l'altra sera, ad esempio, al rione Commenda, ma anche a Ceglie Messapica dove, per ore, la zona tra la villa Cento Pini e la chiesa di San Lorenzo è rimasta per ore al buio (...) Ma Enel fa sapere che, in casi come questi, vengono affissi degli avvisi davanti ai condomini e nelle zone maggiormente frequentate proprio per avvisare del distacco dell'energia elettrica (...).
Rabbia anche a Ceglie, dove diversi commercianti lamentano il black-out annunciato di mercoledì mattina, "solo che nessuno ne era a conoscenza", lamenta il gestore di un market. In realtà alcuni avvisi erano stati posti: "Ci siamo accorti solo a cose fatte che qualcuno aveva incollato gli avvisi sui pali della luce e non dinanzi portoni di residenti e saracinesche di negozianti" la protesta. "E poi - fa notare un residente del quartiere al buio a Ceglie - mi domando se sia regolare scambiare i pali dell'illuminazione per bacheche di annunci".
A conclusione dell'articolo, la replica dell'Enel: "Quando si tratta di interruzioni di energia elettrica, avvisiamo per tempo. Di solito tre giorni prima della mancata erogazione di energia elettrica. Lo facciamo con le modalità concordate anche con i sindaci e le organizzazioni di categoria rispettando anche le direttive che vengono impartite dal Garante per l'energia. Siamo obbligati a stare attenti, per ovvie ragioni di sicurezza, alcune utenze particolari come gli ospedali o le caserme dei Carabinieri. I nostri interventi vanno nell'interesse dell'intera collettività ed in queste settimane sono in corso i lavori di ammodernamento della rete legati al progetto Ner 3000 per permettere una maggiore tutela ambientale anche attraverso il potenziamento dell'erogazione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili".