F F Tribuna Libera: Scusate l'assenza

giovedì 16 giugno 2016

Scusate l'assenza




Questo post non può che iniziare con le scuse a tutti voi. Molti di voi sapranno le "turbolenze" degli ultimi giorni partite da un commento anonimo e la pausa seguita da parte del blog. E' stato un piccolo momento di sconforto, anche noi blogger abbiamo le nostre fragilità, i nostri punti deboli. Nelle ore e nei giorni successivi in tantissimi di voi mi avete manifestato, in forma pubblica o privata, stima e affetto in modo così sincero e partecipato che, non mi vergogno a dirlo, mi avete veramente commosso.  

Tanti di voi mi hanno incoraggiato a riprendere a pubblicare; la cosa più emozionante nel leggere quei messaggi è stato rendermi conto, ancor di più, di quanto questi racconti quotidiani della nostra città, le discussioni e il confronto tra le nostre idee, spesso diverse, rappresentano un piccolo appuntamento quotidiano divenuto una consuetudine consolidata per tanti di voi: un quotidiano punto di incontro tra amici, al di là delle distanze fisiche di diversi di voi. Cosa che mi fa felice e mi onora. Vi ringrazio tutti, uno per uno, in un abbraccio che vi ricomprenda tutti. Non è più il mio blog, è il "nostro" blog che vive grazie a tutti voi.

Confrontandomi con alcuni amici è venuto fuori il problema dell'anonimato. L'anonimato non è un problema in sè (ci sono casi in cui una persona segnala problemi e disfunzioni ma non se la sente di essere indicato pubblicamente e ha il diritto all'oblio) ma c'è anche il problema di chi usa l'anonimato per offendere e insultare il prossimo, convinto di farla franca, senza metterci la faccia.

Cosa fare in questo caso? Bloccare i commenti anonimi e consentirli solo a utenti registrati su gmail o facebook (già da tempo è attiva questa opzione)? Diciamoci la verità, non esistono strumenti tecnici per eliminare l'anonimato: fare un profilo facebook o un profilo gmail "farlocco" richiede pochi istanti, dunque saremmo punto e daccapo. Penso che il "problema" lo si risolva solo con la responsabilità e il buonsenso di ognuno di noi. Continuerà ad esserci la moderazione e vi chiedo di contattarmi in caso di pubblicazione di commenti che riteniate lesivi dell'immagine personale di chiunque. Provvederò all'eventuale rimozione, i miei contatti li sapete. 

Oltre a tutto questo però è necessaria, nella nostra Ceglie, una fase di riconciliazione ideale tra noi cegliesi, occorre ricreare un clima di rispetto reciproco, delle idee dell'altro pur nelle differenze. Le maggioranze e le opposizioni vanno e vengono alternandosi, ciò che resta fermo è il fatto che tutti noi siamo cegliesi e, ognuno a suo modo, siamo accomunati dall'amare questa nostra città. Certamente, però anche la politica deve sforzarsi di dare il buon esempio che soprattutto negli ultimi tempi è emerso poco. Se i politici sono i primi a dare l'esempio negativo di questo clima pessimo, come sarà il comportamento conseguente dei cittadini tra loro? 

Basta con gli attacchi personali, con gli argomenti che nulla hanno a che fare con la politica e sul confronto tra progetti diversi di città. Basta con i rapporti personali che si raffreddano o si rafforzano sulla base delle appartenenze politiche e delle scelte del momento. Basta con questo clima percepibile di "odio" e rancore dell'uno contro l'altro. Non demandiamo alle querele, minacciate o presentate, la soluzione dei contrasti e delle incomprensioni: si torni a incontrarsi e a parlare, forse molte cose si risolverebbero. Proviamo a ricominciare tutti insieme a respirare un'aria più fresca.

Ciò non vuol dire che non ci debba essere la critica politica anche forte e intransigente (e su questo Tribuna Libera non si è mai tirata nè si tirerà indietro, anzi). Ben venga! ma liberiamoci del teatrino dei rancori, delle illazioni, del pettegolezzo. I cittadini cegliesi vogliono discutere, anche duramente e vivacemente, delle scelte che riguardano la loro vita quotidiana e il loro futuro. Non di chiacchiere e insulti. 


Non riesco a pensare che tutto questo chiacchiericcio, amplificato dai social media (anche noi blog abbiamo a volte delle responsabilità quando ci prestiamo ad essere strumento, anche non voluto, di amplificazione di questa roba) interessi alla grandissima parte dei nostri concittadini. Non interessa a chi si alza ogni notte alle 3 per andare a lavorare per pochi euro in campagne lontane chilometri e chilometri. Non interessa ai tanti giovani che, nonostante anche studi e sacrifici, non riescono a trovare un lavoro nella loro terra. Non interessa a quelle famiglie che faticano anche a pagare finanche le bollette. Non interessa agli operatori commerciali che, in un momento di difficoltà dell'economia generale, riescono a malapena a pagare le tasse e a mandare avanti la loro attività.    

Non interessa alle persone normali, la maggioranza dei cegliesi. Cosa chiedono questi ultimi? Non certo dei superuomini perfetti (chi di noi lo è?). Chiedono un governo locale che sia serio e responsabile, che si impegni per gestire nel modo più oculato le risorse economiche pubbliche e che amministri per rendere il territorio non solo decoroso ma soprattutto per favorire lo sviluppo culturale, sociale ed economico di una comunità. Un governo locale che rispetti chi non lo sostiene e ne ascolti le critiche, facendone tesoro. Chiedono all'opposizione - vecchia e nuova, sia quella nelle istituzioni che nella città - di essere intransigente sulla trasparenza, sul controllo dell'attività amministrativa e delle singole scelte ma anche di non cadere nella trappola dello scontro basato sull'offesa all'altro. Ma soprattutto i cittadini chiedono alla politica di avere la responsabilità di ricostruire un tessuto di rapporti sociali basato sul rispetto delle idee dell'altro, che oggi pare molte volte compromesso. 

E allora fermiamoci tutti un attimo, proviamo tutti a far svelenire questo clima, questa cappa soffocante che rischia di tenere sempre più persone lontane dalla politica e dalle istituzioni. Dipende da ognuno di noi. Continuiamo a confrontarci, a sostenere o a criticare duramente le scelte amministrative ma cerchiamo di non mischiare con lo scontro politico vicende che con la politica nulla hanno a che fare. E rispettiamoci di più tra noi, pur restando diversi. Tutta la città ne trarrà certamente beneficio.

Scusatemi se mi sono dilungato ma ci tenevo a dirvi queste cose. Ora ripartiamo, tra poco ci aggiorniamo con un  bel po' di notizie e appuntamenti. Sempre da Ceglie.
A dopo. 

Francesco






Scusate l'assenza