Giovedì 28 luglio, alle ore 19.30 presso il giardino del Maac in via De Nicola, verrà presentato il libro scritto da Vincenzo Suma dal titolo "Siete pionieri o mozzarelle? Don Michele Pastore: il prete dell'innovazione" dedicato al compianto don Michele Pastore, per tanti anni parroco presso la Chiesa di San Rocco. L'appuntamento è organizzato dall'associazione "Ceglie nel cuore", con la collaborazione dell'Associazione Giovani musicisti "Antonietta Amico" e con l'Archeoclub sede di Ceglie Messapica...
Il libro di Vincenzo nasce innanzitutto dai ricordi personali e ripercorre le fasi più importanti della vita di Don Michele: i primi anni a Ceglie, le varie iniziative culturali intraprese, il complicato restauro della chiesa e il primo centenario di San Rocco. Dopo la presentazione del libro ci sarà un intervento musicale a cura dell'associazione Antonietta Amico
Una biografia
(pubblicata dal sito IdeaNews, in occasione della sua morte nel Luglio 2005)
Don Michele Pastore aveva 66 anni e quasi tutta la sua attività pastorale l’ha vissuta nella parrocchia di San Rocco, dove vi era giunto nel 1969, un anno dopo l’ordinazione sacerdotale. E’ stato educatore per migliaia di ragazzi che con lui si sono formati nei fondamentali valori del rispetto, della tolleranza, della comprensione e della forte capacità a difendere le motivazioni che pietra su pietra ha saputo porre. L’immenso patrimonio che lascia don Michele è il Vangelo del rispetto, la considerazione degli uomini come fratelli senza alcuna distinzione di razza, ceto, cultura. Lui che ha saputo glorificare l’umiltà e la sofferenza, il parroco capace di elevare l’anziano analfabeta e di aprire al confronto il giovanissimo scolaro ancora acerbo di conoscenza, facendoli sentire tutti partecipi e protagonisti.
Nel settembre del 2001 era stato trasferito a Francavilla Fontana ma il suo legame con Ceglie non si è mai interrotto, al punto che numerosissimi fedeli lo hanno seguito abitualmente per le funzioni religiose. Inutile dire che il parroco mai invecchiato, l’amico sacerdote entusiasta della vita e della missione come nei primi anni della gioventù (si vantava di aver giocato al calcio con Rivera quando s’erano conosciuti sotto la naia) lascia un grande vuoto e un enorme rimpianto tra la comunità cegliese e brindisina, un capitolo destinato a rimanere incompiuto per la gratitudine che molti ragazzi devono al caro amico che li ha aiutati ad affrontare con coraggio la vita.
Autore di alcuni libri ispirati dalla vita quotidiana e dalle ansie che l'uomo deve affrontare, aveva pubblicato proprio lo scorso mese il suo ultimo volume di poesiedal titolo emblematico: "Partire per un viaggio lontano in un mondo senza sentieri e senza frontiere". Nel giugno dello scorso anno ha vinto il premio Bertazzi di poesia.
La lettera di addio di Don Michele alla parrocchia nell'ottobre 2001
(da ideaNews)
(da ideaNews)
per leggerla.
Un altro bell'articolo con tante foto potete leggerlo (insieme a tanti altri)
sul blog di Vincenzo Suma.