F F Tribuna Libera: PLASTICA. Per non dimenticare

giovedì 23 febbraio 2017

PLASTICA. Per non dimenticare







"Mi chiamo Rosangela Chirico, sono nata 41 anni fa a Ceglie Messapica, dove abito e cerco di guadagnarmi da vivere facendo l’artista. 13 anni fa mio padre Donato è deceduto per un cancro al fegato. Aveva lavorato per oltre 20 anni al petrolchimico di Brindisi, dove aveva inalato il Cloruro di Vinile Monomero (CVM). Alla fine degli anni ‘90 la Procura della Repubblica di Brindisi aveva aperto un’inchiesta per le morti e le malattie di decine e decine di lavoratori come mio padre, ma nel 2004 ha deciso l’archiviazione del procedimento per le ipotesi di reato contro le persone".


Così iniziava una lettera che Rosangela Chirico, docente di storia dell'arte, artista e scrittrice cegliese, scrisse qualche anno fa all'allora presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a nome del comitato “Vittime del Petrolchimico”.




Qualche tempo dopo, Rosangela ha scritto il libro "Plastica", in cui ripercorre la storia della sua famiglia e, in particolare, il rapporto col suo papà, Donato, di cui si è presa cura fino all'ultimo giorno della malattia. “In quei momenti di malattia esorcizzavamo la morte con la nostra voglia di vivere” scrive nel libro Rosangela. 





Donato è stato ucciso dal cancro epatico causato dall’esposizione prolungata, insieme a tanti compagni di lavoro, al CVM, il Cloruro di Vinile Monomero, contratto al petrolchimico di Brindisi.

Rosangela vuole la verità e vuole farla sapere per restituire tutta la dignità a chi non c'è più, immergendosi nei ricordi per recuperare la memoria che sola può aiutarla a ricomporre la storia di suo padre e di tanti operai come lui, morti di lavoro, per il lavoro. E lo fa con racconto "forte" e pieno di dignità.


Domani, venerdì 24 febbraio alle ore 20.30,  il Rotary Club "Ceglie Messápica Terra dei Messapi" presenterà "Plastica" presso l'Hotel Madonna Delle Grazie, a Ceglie. 

L'appuntamento sarà presentato da Lina Bruno che dialogherà con l'autrice.






PLASTICA. Per non dimenticare