F F Tribuna Libera: "Un'altra verità sul giovane arrestato a Ceglie"

venerdì 19 gennaio 2018

"Un'altra verità sul giovane arrestato a Ceglie"



Torniamo a parlare della vicenda delle auto danneggiate qualche giorno fa nella nostra città, fatto per il quale è stato arrestato un giovane originario del Gambia. C'è stato un dibattito abbastanza acceso sulla Community su questo fatto, anche un po' controverso in alcuni punti. Oggi vi propongo alcune considerazioni sulla vicenda fatte dal presidente dell'associazione "Compagni di strada". 


E' giusto avere su tutte le problematiche un quadro generale delle posizioni in campo, soprattutto in casi come questo che tendono a radicalizzare le opinioni. In ogni caso, è sempre sbagliato generalizzare ed estendere rabbia e indignazione (pur comprensibili per chi viene colpito dal fatto in sè) in maniera miope e ingiusta anche verso tante persone di altri Paesi ospiti nella nostra comunità, che sono persone perbene e che offrono il loro lavoro onestamente e con sacrificio, distanti migliaia di chilometri dalla loro casa e dai loro affetti. Questo va respinto in maniera decisa.

Vi chiedo soltanto di leggere le righe che seguono, tratte da una lettera aperta pubblicata su Brindisi Report.









CEGLIE MESSAPICA – “I danneggiamenti provocati dalla follia di Jibba sono sotto gli occhi di tutti, il disagio di Jibba non lo ha gestito nessuno”. E’ questa una parte di uno di sfogo di Marcello Petrucci presidente dell’Associazione Compagni di Strada, inviato alle redazioni giornalistiche per raccontare un’altra verità su Jibba Ibrahim, il 20enne originario del Gambia che il 15 gennaio scorso è stato arrestato dai carabinieri di Ceglie Messapica per aver danneggiato auto in sosta, dopo che qualche giorno prima era stato arrestato e rimesso in libertà per danneggiamenti alla stazione di Brindisi.

Due episodi che hanno solo scatenato commenti razzisti, probabilmente in pochi si sono chiesti perché quel giovane africano si è comportato in quel modo per due volte di seguito. Cosa c'era dietro quelle reazioni violente. Se il giovane può essere in qualche modo aiutato. 

Marcello Petrucci ha voluto fornire l’altra versione dei fatti".


per leggere l'intervento



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