Torniamo a parlare del recente rimpasto delle deleghe riguardanti gli assessori della Giunta Caroli (gli assessori sono però rimasti gli stessi).
Sulla Gazzetta del Mezzogiorno di questa mattina, il consigliere di maggioranza (ex opposizione) Giovanni Gianfreda, ora in Forza Italia e che aveva dato nel 2015 vita al gruppo Democrazia Cegliese con Angelo Perrino e Marcello Antelmi, esprime soddisfazione a nome di tutta la maggioranza, promettendo più collegialità nelle decisioni ("non più un uomo solo al comando" avevano chiesto).
Cosa è cambiato nel dettaglio per le deleghe dei vari assessori? Vediamo le principali modifiche.
Le deleghe complete
Angelo Palmisano perde le deleghe a Turismo, Marketing territoriale
e Rapporti con la Med Cooking School (che vanno al sindaco). Perde inoltre le Attività
produttive (che passano a Mariangela Leporale) però guadagna le politiche
agricole (che vengono tolte a Grazia Santoro) e i servizi cimiteriali (tolti a Nicola Ricci).
L'assessore Leporale perde i Rapporti con Teatro,
Biblioteca, Museo, Castello che vanno ad Antonello Laveneziana.
Nicola Ricci perde la delega all'impianistica sportiva (che
va alla Leporale) e servizi cimiteriali.
L'assessore più "premiato" risulta dunque
Laveneziana. Quello più ridimensionato invece Angelo Palmisano, pur restando
ancora vicesindaco.
Quest'ultimo fatto sinceramente ci ha lasciati tutti abbastanza
sorpresi, anche perchè Palmisano è risultato in questi anni, rispetto ai colleghi, uno degli
assessori più attivi, in particolar modo per quel che riguarda turismo ed
eventi. Bisogna riconoscerlo per onestà intellettuale.
Dunque questo "demansionamento" proprio sul turismo (settore in cui gli Amatissimi non hanno mai mancato di rifilarci la solfa periodica dell'auto-elogio del tipo "Mai Ceglie aveva raggiunto questi livelli, ecc. ecc.") lascia alquanto perplessi.
Forse il sindaco ha avuto qualche ripensamento nel giudizio sul tipo di
politiche turistiche e sugli eventi di questi ultimi anni? Rimaniamo senza
risposta.