Nei giorni scorsi il deputato brindisino di Forza Italia Mauro D’Attis ha annunciato querela verso un sito satirico chiamato Nonciclopedia per un pezzo dedicato alla città di Brindisi e ai suoi cittadini (così come pagine di tenore simile hanno per oggetto su quel sito decine di città italiane).
Lo stile di quel sito è un po’ quello di “Lercio” e riprende la struttura della nota Wikipedia, a cui fa il verso. La stessa Wikipedia (clicca qui) così descrive il suo “clone”:
“Sviluppatasi in seguito alla nascita della versione inglese Uncyclopedia (creata il 5 gennaio 2005), ha in comune con Wikipedia la medesima struttura ed è completamente modificabile da chiunque; a differenza di Wikipedia, però, Nonciclopedia ha lo scopo di creare un'enciclopedia dai toni satirici, contenenti humor nero e voci demenziali, comiche, nichiliste, irreali e spesso politicamente scorrette. Nonciclopedia contiene 14.841 voci.[4] (dato aggiornato al 22/07/2018)”.
Torniamo a Brindisi. Così dichiara il deputato: “Non è consentito a nessuno, neanche ad un sito internet ‘spazzatura’ come quello in oggetto, denigrare l’immagine della mia città con offese gravissime e con una descrizione assolutamente non veritiera delle abitudini dei brindisini. Ho deciso, pertanto, di sporgere immediatamente querela nei confronti dei responsabili di questo portale ed inviterò il sindaco Riccardo Rossi a farlo con me, a tutela del buon nome di Brindisi".
Non vi riporto il link alla pagina “incriminata”, così come non riporterò neanche quella che tempo fa aveva preso di mira anche noi cegliesi, ironizzando sul nostro dialetto in un breve brano.
A me quel contenuto su Brindisi, come quello su Ceglie, non ha fatto ridere, l’ho trovato banale e di basso livello. Credo però che la querela sia eccessiva, non fosse altro che l’effetto principale che otterrà sarà quello di amplificare e pubblicizzare indirettamente i contenuti di quel sito. Purtroppo la stupidità anche on line non è un reato.
Internet è stata una delle rivoluzioni del secolo scorso, ha accorciato le distanze, è riuscita a portare il mondo direttamente nelle nostre case, comprese anche le sciocchezze e gli idioti (che spesso pensano anche di essere intelligentemente spiritosi). Ci resta però ancora l’intelligenza di ignorare entrambe queste ultime due cose.
Negli anni sessanta in Francia, al termine di una manifestazione pubblica, un suo forte sostenitore si avvicinò al generale Charles De Gaulle, allora Presidente della Repubblica, gridandogli: “Mio generale, cacciamo tutti i cretini!". Il generale, senza scomporsi, gli rispose: "Caro amico, il suo programma è troppo ambizioso''.