Ieri sera la presentazione, presso il Secondo Istituto Comprensivo Statale in Via Francavilla, del volume "Cosimo Epicoco. Sul filo delle memorie 1918 -2018" a cura di Annamaria Epicoco, figlia del maestro ed educatore la cui vita è al centro del libro.
Ecco un intervento di Angelo Palma (che ringrazio) a commento della bella serata.
"Una figlia riscopre il padre" con un libriccino in occasione del centenario dalla nascita celebrato ieri sera nell'edificio scolastico di Largo Amendola.
Lo aveva conosciuto diversamente e lo ha riscoperto attraverso testimonianze testuali e a voce.
La figlia è Annamaria Epicoco.
Il padre è il "professore" Epicoco, noto con il nomignolo U zzji Pəscuddə", un insegnante elementare laico di tradizione azionista e socialista, gestore pomeridiano del Centro Lettura di Via Ospedale Vecchio, nei locali della ex chiesa di S. Giovanni.
Sull'origine del nomignolo ci si può sbizzarrire.
Vincenzo Gasparro ha citato il Rohlfs che nel Vocabolario dei Dialetti Salentini ne dà il significato di sassolino all'omonima voce con la variante š.
Chi glielo attribuì volle alludere ai suoi modi affabili e alla ridotta statura.
Il libriccino a più voci, curato da Annamaria Epicoco dal titolo "Cosimo Epicoco, sul filo delle memorie 1918-2018", contiene interessanti interventi sul personaggio e la storia di Ceglie.
Il testo e la commemorazione di ieri sera hanno voluto rappresentare nelle intenzioni dell'autrice un preciso dovere da parte di chi, esagerando non poco, si considerava una figlia ribelle".