In
un post della settimana scorsa avevamo riportato un'interrogazione
urgente del consigliere comunale di opposizione Tommaso Argentiero in
cui l'interrogante parlava del ritrovamento di alcuni affreschi nel
convento dei Domenicani a Ceglie. Si parlava addirittura di “porzioni
di intonaci, con parte di affresco, prelevati
da alcuni cittadini dal
furgone che potava via le macerie”. Leggi tutto
Da
qualche parte su internet avevamo letto l'interpretazione soggettiva
dell'articolo di un quotidiano al riguardo. Interpretazione che portava l'opinionista in questione ad affermare
che, sull'argomento, l'esposto era “infondato”, addirittura
veniva definito un “bluff”.
Mah ….
In
realtà le cose sembra che non stiano proprio così. Giusto per fare
chiarezza, parliamo con le “carte” alla mano.
Di
seguito potete leggere voi stessi il verbale di sopralluogo della
Sovrintendenza per i Beni storici, artistici ed etno-antropologici
della Puglia.
OGGETTO: Ceglie Messapica, ex
convento di San Domenico. Verbale di sopralluogo.
Nel rammentare che i
progetti di restauro di opere di interesse storico artistico debbono
essere sottoposti a questa Sovrintendeza per la necessaria
autorizzazione ai sensi del codice dei Beni Culturali, si comunica
che, a seguito di segnalazione, in data 20 dicembre 2011 si è
effettuato il sopralluogo presso il bene in oggetto.
Si è rilevato che i
lavori hanno interessato la rimozione di intonaco ammalorato in un
ambiente al piano terra che ha messo in luce una fascia di
zoccolatura con diverse stesure di colore sovrapposte. Nel chiostro
affiorano frammenti di dipinti murali che suggeriscono la presenza
di ulteriori brani affrescati ancora sotto scialbo, mentre ai
piani superiori si intravedono campiture a tempera, probabilmente
coevo alla destinazione degli ambienti a sede comunale.
Pertanto questo
ufficio resta in attesa di valutare un progetto di indagine che
preveda saggi straligrafici da eseguirsi negli ambienti oggetto di
intervento, mirati a verificare la presenza di dipinti murali
sotto gli strati di pittura e intonaco.
Il progetto d'indagine
stratigrafica e il successivo progetto di restauro dovrà essere
redatto da un restauratore qualificato secondo la normativa vigente.
Detto questo - e avendo quindi tutti gli elementi - ognuno si può fare la sua idea.