Nella giornata di ieri la temperatura a Ceglie oscillava tra i 5 e 6 gradi. Leggiamo sul Quotidiano che, sempre ieri, i bambini che frequentano la scuola elementare “Giovanni Bosco” sono rimasti per tutto il giorno in aule senza riscaldamento, costretti a indossare giubbotti e berretti per seguire le ore di lezione. “Se fossimo stati informati non li avremmo portati a scuola”, si lamentano alcuni genitori intervistati. Il rifornimento di gasolio è arrivato nel pomeriggio.
Ieri mattina, accertato il problema, la scuola ha contattato il Comune. La nostra sempre amatissima amministrazione ha contattato l'impresa addetta e ha poi spiegato che il motivo dello spegnimento dei termosifoni era legato al fatto che l'azienda concessionaria per la fornitura del gasolio aveva finito le scorte e aveva bisogno dei tempi tecnici per rifornirsi di combustibile presso l'apposito giacimento. Tutto sarebbe dipeso, spiega l'amministrazione, dallo sciopero degli autotrasportatori e dalla conseguente corsa ai carburanti.
Da notare che lo sciopero è un bel po' di giorni che si è concluso e che la situazione dei distributori è da tempo tornata alla normalità. Ci chiediamo: il problema non poteva proprio essere previsto evitando questa “gelata” ai bambini cegliesi?
In realtà ci sarebbero state delle "imprecisioni".
IN REALTA' ...