F F Tribuna Libera: BIBIDIBU' ... e l'Enneccidì non c'è più

sabato 4 marzo 2017

BIBIDIBU' ... e l'Enneccidì non c'è più







Lo so che non vi frega più di tanto 
ma la notizia ve la riprendo comunque:



Ieri il ministro degli Esteri e leader del Nuovo CentroDestra Angelino Alfano ha ufficialmente annunciato che dal 18 marzo prossimo il suo partito non esisterà più. Cambierà nome ma non sappiamo se resterà a sinistra o se tornerà nella "casa" originaria della destra.


E a Ceglie Messapica? 
La nostra città era salita alle cronache politiche nazionali per aver avuto il primo monocolore Ncd d'Italia. Nella precedente consiliatura, ricorderete, tutti i consiglieri comunali caroliani erano passati al partito di Alfano in un sol botto. 







Alle elezioni europee del 2014 l'Ncd avevano ottenuto, nella nostra città, ben il 40% dei voti. Tanto che una delle tappe della 1^ festa nazionale del partito si era svolta proprio a Ceglie, con la passerella di ministri e parlamentari, Alfano in testa. 








Intanto Ciro Argese, segretario provinciale Ncd, parlava di 623 iscrizioni al partito, solo a Ceglie Messapica: in pratica, ogni 30 cegliesi 1 era iscritto al Nuovo centrodestra.





Poi quei numeri trionfanti non ci furono più. Già alle elezioni comunali del 2015, pur vinte dal sindaco Caroli, buona parte degli NCDini snobbò il suo stesso partito, preferendo candidarsi in liste civiche. Risultato: appena l'8.27% al partito di Alfano e un solo consigliere eletto. Risultarono "trombati" diversi degli uscenti ricandidati in lista.

Nei mesi scorsi l'unico consigliere comunale Ncd, Francesco Locorotondo, ha abbandonato, insieme ad altri esponenti, il partito di Alfano, aderendo a "Noi Centro" di Massimo Ferrarese, anch'egli tra coloro che avevano mollato Ncd. In poco meno di tre anni, a Ceglie non era rimasto più nessuno.






Che ne sarà dunque degli ex Ncdini cegliesi che hanno lasciato solo Ciro Argese nell'Ncd? Una parte ha scelto l'opposizione a Caroli ma un'altra piccola parte è ancora caroliana. Che farà tutta quest'area in futuro?

Anche perchè c'è sempre l'ipotesi che questa amministrazione potrebbe chiudere la sua esperienza se davvero il sindaco dovesse decidere di candidarsi alle elezioni politiche o alle regionali (che potrebbero tenersi subito dopo le politiche se Michele Emiliano si dimettesse da presidente della Regione per candidarsi in Parlamento). 



Che farà Luigi Caroli? Sollecitato dalla domanda di Rocco Monaco qualche settimana fa, il primo cittadino ha negato di volersi candidare al Parlamento ma ha glissato su eventuali elezioni regionali.






Ragioniamo "per assurdo". Se questa ultima candidatura, al Consiglio regionale, si verificasse, non sappiamo al momento in che lista avverrebbe. Nella maggioranza caroliana in Comune non ci sono solo ex Ncd ma esiste anche un'area più "a sinistra" (vabbè, diciamo così) che alle scorse elezioni regionali ha dichiaratamente sostenuto la lista di Michele Emiliano, preferendola all'Ncd che candidava Ciro Argese.












Ma nella maggioranza c'è anche Forza Italia.




Due aree politiche diverse (conciliabili forse solo a Ceglie), due prospettive politico-amministrative diverse e, chiaramente, anche possibili candidati sindaco diversi per il dopo-Caroli nel caso la maggioranza (composta in gran parte da liste civiche) scegliesse la destra o la sinistra. Quel che è certo è che la maggioranza si spaccherebbe verosimilmente almeno in due pezzi, in un caso o nell'altro.


Una situazione un po' ingarbugliata ma a noi sono proprio questi momenti di "caos" politico che piacciono di più. Vedremo cosa accadrà. Potrebbe anche non accadere niente, no?



BIBIDIBU' ... e l'Enneccidì non c'è più