Ricevo e pubblico con piacere:
"Federica Pellegrini e un appello ai futuri sindaci di Ceglie"
Di Vito Elia
Risale a poco più di un mese fa
la notizia riguardante la conquista della 50esima medaglia in carriera, da
parte della nuotatrice Federica Pellegrini ai mondiali di Hangzou, in Cina.
Nell'occasione, oltre a vincere la medaglia di bronzo nella staffetta 4x100
misti, Federica e compagne stabiliscono il nuovo record italiano.
Curioso, ma
forse un segno del destino, perché nello stesso giorno, laggiù, in Puglia, nel
profondo Salento, in un evento sportivo certamente di non egual livello, una
ragazzina, di nome Francesca Locorotondo, conquista anche lei una medaglia d'oro
nella stessa specialità vinta dalla Pellegrini.
A dir il vero, a differenza della
bella campionessa veneta, Francesca di medaglie d'oro ne conquista addirittura
tre, imponendosi alle sue rivali anche nei 50 stile libero e 100 misti.
Ma, se la ex pluricampionessa
mondiale ed olimpica Pellegrini è veterana ed ormai sul finire di una
invidiabilissima carriera sportiva, la graziosa cegliesina è appena agli esordi
della stessa disciplina natatoria. Vero è che Francesca non è la prima volta
che si impone nella sua categoria, un segnale che la dice lunga sul suo innato
talento che, se alimentato e supportato a dovere, potrebbe proiettarla in futuro
nel firmamento dei big degli sport acquatici, così come avvenuto per la nostra azzurra
campionessa di Mirano.
C'è una cosa, tra l'altro, che è difficile non notare e
cioè che Ceglie è la stessa città che ha dato i natali a due altri pluricampioni
regionali, ancora in grado di dare molto alla stessa disciplina sportiva nuoto,
nonché lustro alle città messapiche di Ceglie e Brindisi, sede quest'ultima della
piscina abitualmente frequentata, durante gli allenamenti dai due forti atleti
cegliesi.
Già, se a Francesca spetta raggiungere
ogni volta una piscina di Francavilla Fontana per potersi allenare, Lorenzo Basile
e Vito Urso, i due plurimedagliati regionali sono costretti a fare molta più
strada per raggiungere ogni volta Brindisi città e lì prepararsi per le grandi
sfide nazionali. Ma che fatica! Ora, io mi chiedo, ma non sarebbe il caso di
cominciare ad inserire nel programma delle cose da fare, delle prossime
elezioni amministrative cegliesi, finalmente una piscina comunale?
Non si dica
che non ci sono soldi! La Federazione Regionale Nuoto, tra l'altro, dovrebbe
ormai riconoscere il valore dei nostri giovani atleti, che tutti dovremmo
coccolare e spingerli verso traguardi ancora più importanti. E nessuno mi venga
a dire che è un problema di disponibilità di acqua, considerato che il
territorio cegliese ospita ormai decine e decine di piscine private.
Ma quante piscine popolano la
campagna cegliese? Tante, ma proprio tante! basta andare in Google Maps per
rendersene conto. Dunque, forse sarebbe l'ora di realizzarne una più grande e
accessibile a tutti i cittadini. Insomma, una piscina comunale anche a Ceglie Messapica
offrirebbe al gruppo di valenti nuotatori cegliesi la possibilità di allenarsi vicino
casa, ottimizzando tempo ed energie a disposizione, per praticare sport e
continuare a studiare, senza doversi sottoporre a sforzi e sacrifici enormi,
per raggiungere altre piscine nelle città della provincia brindisina.
Una
piscina comunale a Ceglie renderebbe la vita più agevole a Francesca, a Vito e
a Lorenzo, ma la renderebbe più agevole a tanti altri ragazzi e ragazze e a
tanti loro genitori, che come i succitati si vedono costretti quotidianamente a
sobbarcarsi molti sacrifici, per praticare questa fascinosa ed antica disciplina
sportiva, che è il nuoto.
Un appello, dunque, ai politici
che vorranno mettersi in gioco per le prossime elezioni comunali. A loro dico metteteci
una piscina nei programmi delle cose da fare, senza dimenticare che le
discipline degli sport in acqua sono numericamente tante, che se adeguatamente attivate
in loco darebbero certamente vantaggi, non solo a chi del nuoto ne fa una
scelta in ottica agonistica, ma anche a chi la scelta la fa verso uno stile di
vita, in un'ottica cioè di prevenzione verso una miriade di patologie umane.
Ripeto,
futuri sindaci mettete una piscina nei programmi delle cose da fare, ve lo
chiedono gli sportivi agonisti Francesca, Vito e Lorenzo, ma lo chiederebbe una
platea di utenza molto, molto allargata a tutti i cittadini, ai quali, vorrei
ricordare, è proprio l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a raccomandare,
per tutte le età, ma proprio per tutte, da zero ai cento anni, la pratica degli
sport acquatici, al fine di stare bene in salute e prevenire numerosissime
patologie. Meditate gente, meditate futuri sindaci di Ceglie Messapica!
L'occasione mi giunge propizia
per rivolgere un molto cordiale saluto a tutta la cittadinanza, nessuno
escluso, e un grandissimo in bocca al lupo ai campioni di nuoto cegliesi di
oggi e a quelli di domani, futuri sindaci permettendo.
Varese, 22 gennaio 2018
Vito Elia