“Guerre puniche a parte, mi hanno accusato di tutto quello che è successo in Italia. Nel corso degli anni mi hanno onorato di numerosi soprannomi: il Divo Giulio, la prima lettera dell'alfabeto, il gobbo, la volpe, il Moloch, la salamandra, il Papa nero, l'eternità, l'uomo delle tenebre, Belzebù; ma non ho mai sporto querela, per un semplice motivo, possiedo il senso dell'umorismo” (Toni Servillo nel ruolo di Giulio Andreotti nel film “Il Divo”).
Nella nostra città, invece, pare che la querela, almeno negli ultimi giorni, vada particolarmente di moda.
Notizia di poco fa, diffusa da altri blog, è che l'Amministrazione comunale avrebbe annunciato querela nei confronti di tre consiglieri dell'UDC, a seguito di un loro comunicato.
Credo che della questione e della sua evoluzione ci sarà di che parlare nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Il clima politico è dunque teso ma non so quanto tutte queste questioni "giudiziarie" appassionino i cittadini di fronte ai problemi seri e urgenti della città. E' prevedibile che nei prossimi giorni si parlerà essenzialmente della vicenda della querela (anzi, delle querele) e tutto il dibattito sulle questioni amministrative, quelle vere che interessano i cegliesi, passerà in secondo piano. E' inevitabile, la dura legge dell'agenda-setting della comunicazione politica.
Ma è, ad ogni modo, una notizia e seguiremo l'evolversi dei fatti. Senza tralasciare per questo i problemi di Ceglie.
Intanto ecco l'articolo di BrindisiReport sulla vicenda