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venerdì 22 luglio 2011

Politica, etica e giornalismo


Cattolici in politica

Qualche giorno, fa a Roma, il Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro promosso da Cisl, Mcl, Acli, Confcooperative, Confartigianato, Cdo, Col diretti) ha presentato il “Manifesto per la Buona politica e per il Bene comune” che come stella polare i valori della dottrina sociale della Chiesa.

Un documento importante in un momento storico-politico così complesso e controverso quale quello che stiamo attraversando. E in cui i valori cattolici sono sempre meno rappresentati nell'agenda politica italiana, così come nelle scelte legislative e negli esempi concreti della politica. E questo avviene, purtroppo, in maniera trasversale nella grandissima parte dei partiti, piccoli o grandi che siano.


“E’ giunto finalmente il momento di un cambio di passo. E’ tempo che sia apra nella politica uno scenario nuovo. La situazione nel Paese è diventata insostenibile. Noi non intendiamo rassegnarci rassegniamo al declino dell’Italia. E’ possibile aggregare le forze sociali del Paese per esprimere un progetto di cambiamento” ha commentato il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero.


LEGGI IL MANIFESTO


Nuove regole per i giornalisti


L’Ordine dei Giornalisti della Puglia ha varato di recente alcune nuove regole ai fini dell’iscrizione presso l’elenco dei giornalisti pubblicisti. Le nuove regole riguardano il numero di numero di articoli da presentare, la retribuzione minima e l’obbligo di partecipazione ai corsi di formazione sulle disposizioni normative e deontologiche attinenti alla professione giornalistica.

Uno dei problemi principali del giornalismo italiano resta quello della precarietà di tanti giornalisti, che colpisce soprattutto le generazioni più giovani di cronisti. E ne risente anche l'informazione stessa, che è sempre meno libera e sempre più condizionata.

La nostra città è ancora scossa dalla tragedia che ha visto come protagonista Pierpaolo Faggiano. Una tragedia, avvenuta esattamente un mese fa, che è diventata un simbolo di un problema generazionale che non può essere più sopportato e taciuto.

Per questo, l’Ordine nazionale dei giornalisti, in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l'Ordine dei giornalisti della Toscana e l'Assostampa Toscana, ha chiamato a raccolta per i prossimi 7 e 8 ottobre a Firenze colleghi da tutta Italia per concorrere a dar vita alla ‘Carta di Firenze’.



L’obiettivo è un documento condiviso, di tutti, nato dal basso per poi essere approvato e fatto proprio dall’Ordine.

La Carta – ha detto il responsabile dell’Osservatorio sul precariato dell’Odg Nazionale, Fabrizio Morviduccisarà dedicata alla memoria di Pier Paolo Faggiano, collega che ha denunciato la difficile condizione di molti giornalisti con un gesto estremo. Aspettiamo segnali concreti dalla politica, dalle istituzioni, dai colleghi. La Carta di Firenze è per noi una irrinunciabile azione decisa per dare nuova forza e dignità alla nostra professione”.



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