Ultim'ora
ore 16.05
Bloccata la strada provinciale Ceglie-Ostuni all'ingresso per Ceglie.
Si intravedeva un camion e un'auto dei carabinieri.
Ci sarebbe stata una collisione tra due camion. Nessun ferito, solo danni alle vetture.
Traffico deviato verso la strada provinciale Ceglie-Cisternino.
Tutto poi è tornato nella norma.
In Parlamento
Oggi pomeriggio alle 15 la Camera dei Deputati inizia la discussione in aula sulla legge di revisione costituzionale (a firma Italia dei Valori) che prevede l'abolizione delle province.
Secondo voi come finirà?
E, NATURALMENTE, LA PROPOSTA E' STATA
BOCCIATA!
Solo IDV e il Terzo Polo di centro hanno votato a favore
E intanto ... senza vergogna
Tagliano le risorse per Regioni ed Enti locali (Comuni e Province). Approvano una stangata per i risparmiatori. Bloccano il turnover nel pubblico impiego. Poi il “giallo” sulle energie rinnovabili. Infine reintroducono il ticket su visite specialistiche ambulatoriali (10 euro), codici bianchi al pronto soccorso (25 euro) e, dal 2014, anche sull’assistenza farmaceutica. E questa è solo una parte di questo capolavoro della manovra finanziaria del governo da 47 miliardi.
In compenso, si potranno aprire 5mila nuovi punti scommessa, oltre che per slot machines e poker-live.
In sostanza, una vera “scure” si abbatterà su regioni edi enti locali a cui verranno tagliati 9,6 miliardi. In particolare, le regioni ordinarie con 800 milioni nel 2013 e 1,6 miliardi nel 2014, le regioni a statuto speciale con 1 miliardo nel 2013 e 2 miliardi nel 2014. I tagli ai comuni valgono 3 miliardi nel biennio: 1 miliardo nel 2013 e 2 miliardi nel 2014. Le province contribuiranno con 400 milioni nel 2013 e 800 milioni nel 2014.
Il meccanismo è assurdo. Tagliano le risorse alle regioni e agli enti locali. Questi ultimi, per poter continuare a garantire i servizi fondamentali alle loro comunità, dovranno dunque destinare maggiori risorse dal loro bilancio a tal fine. A quel punto, però, l’inevitabile e consistente aumento delle loro spese rischierà di far sforare loro il Patto di stabilità, con i conseguenti ulteriori tagli di milioni di risorse trasferite dal Governo centrale. E, alla fine, chi continua a pagare è in ogni caso il cittadino.
Allo stesso tempo, il Governo rinvia i tagli ai costi della politica e introduce all’ultimo momento un comma (clicca qui) che blocca la sentenza sul “Lodo Mondatori”, in base alla quale
E’ questa l’Italia di questi “potenti” ormai sulla via del tramonto.
A più tardi.