Continuiamo a parlare dell’incredibile vicenda del servizio di trasporto urbano. Ne abbiamo parlato molto nelle settimane scorse (leggi tutto). Il 1 luglio scadeva la convenzione con la Stp. Nel pomeriggio (come mai non la mattina o qualche giorno prima?) il Sindaco comunicò che il servizio era temporanemente sospeso per dieci giorni, “nelle more di ogni determinazione relativa alla nuova gestione del Servizio di Trasporto Urbano”. Le “determinazioni” non sono ancora arrivate e il servizio è ancora sospeso.
Con tutti i problemi per quei tanti cittadini, in particolar modo più anziani, che hanno pertanto grandi difficoltà a muoversi in città.
Oggi del problema ne parla anche la Gazzetta del Mezzogiorno. E le notizie non sono proprio confortanti. Ci sarà ancora da aspettare?
CEGLIE Nessuno si è accorto che era scaduta la convenzione con la società dei trasporti
SLITTA LA RIATTIVAZIONE DEL SERVIZIO BUS. CHI NON HA L’AUTO DOVRA’ ATTENDERE MOLTO
Il vicesindaco chiede un po’ di pazienza: non si poteva il disagio?
La sospensione del servizio di trasporto urbano permane e, a quanto pare, la sua riattivazione non avverrà prima di un mese. E, ovviamente, il tutto tra il malcontento della gente, soprattutto gli anziani che grazie al bus urbano potevano raggiungere giornalmente il cimitero per rendere omaggio ai propri cari. Il servizio, affidato alla Stp, venne sospeso il primo luglio con gli anziani che in quella giornata attesero invano il passaggio del bus, salvo poi leggere, su di un foglio arrotolato al palo di fermata e su carta intestata della Stp, che il servizio era momentaneamente sospeso. Il motivo? Era scaduta la convenzione.
Tutti si auguravano che la sospensione potesse essere momentanea, stante anche un avviso pubblicato sul sito del Comune nel quale si leggeva: “Il Sindaco avvisa la cittadinanza che, nelle more di ogni determinazione relativa alla nuova gestione del Servizio di Trasporto Urbano, le corse restano sospese con decorrenza dal 1 luglio fino al 10 luglio c.a. compreso”. Pazienza, fu il commento degli utenti anziani che, sia pure a malincuore, dovettero interrompere le visite ai propri cari al cimitero, salvo chi avesse la possibilità che qualcuno, qualche familiare potesse accompagnarli con l'auto.
Ma è trascorso il 10 luglio, termine ultimo indicato nella sospensione, e tutto resta invariato tra il disappunto generale. Dal Comune il vicesindaco, l'avvocato Cesare Epifani fa sapere che 'bisogna avere ancora un po' di pazienza perchè si sta predisponendo il nuovo bando'. tradotto, significa che prima di un mese il servizio non verrà riattivato. questa la situazione che, ripetiamo, continuerà a suscitare malumore tra gli utenti.
Qualche considerazione però va fatta. o almeno due interrogativi che meriterebbero una risposta. Il primo: come mai si arriva all'ultimo giorno per accorgersi che la convenzione scadeva? Nessuno negli appositi uffici si era accorto di tanto? Nessuno ha un'agenda sulla quale annotare le scadenze e provvedere per tempo? Il secondo interrogativo: nelle more della predisposizione del nuovo bando, non si sarebbe potuta operare una proroga, atteso che si tratta di un servizio indispensabile per una utenza fatta di anziani che ad andare al cimitero non rinunciano e spesso si azzardano a percorrere il tratto a piedi? E con il caldo di questi tempi è una vera impresa.
Non rispondono più ......
“Alla presente interrogazione non si chiede alcuna risposta, anche perché fino ad oggi non si è degnato di rispondere a nessuna delle precedenti interrogazioni, ma la mia sola preoccupazione riguarda la necessità di un intervento immediato per garantire la sicurezza stradale nella nostra città messa seriamente a rischio dall’inesistenza di segnaletica stradale orizzontale”.
Termina così un’interrogazione del consigliere comunale d’opposizione Tommaso Argentiero sulla segnaletica e sulla sicurezza stradale a Ceglie.
A Ceglie infatti pare che, in barba allo Statuto comunale e ad ogni correttezza istituzionale, le legittime interrogazioni formulate dai consiglieri dell’opposizione all’Amministrazione non trovino risposta. Per non parlare dei Consigli comunali che ormai non vengono convocati se non per gli obblighi previsti dalla legge, come nel caso dell’approvazione del bilancio.
E quando li convocano ci inseriscono 15-20 punti all'ordine del giorno, argomenti molti dei quali complessi, che richiedono approfondimenti e che portano i Consigli a durare fino a notte fonda. Non se ne potrebbero fare più spesso? Probabilmente hanno cose più importanti da fare. Ma allora perchè candidarsi a fare il consigliere ?
E intanto a Roma
Manovra: è stangata per le famiglie con i redditi più bassi.