Che fine ha fatto la tolleranza zero sbandierata, o meglio, volantinata fino a pochi giorni fa sulle auto parcheggiate nei parcheggi nevralgici della città? Funziona il parcheggio con il sistema del disco orario? Che fine ha fatto la proposta fatta durante l’ultima campagna elettorale comunale del PDL di istituire dei parchimetri nei punti della città a maggior fruizione?
Ce lo stiamo chiedendo perché a Ceglie continua ad essere difficile trovare parcheggio e le auto in divieto di sosta restano indisturbate. La carenza dei posti auto è un fenomeno che interessa tutte le città ma la situazione diventa critica nei centri storici che concentrano al suo interno, come Ceglie Messapica, alcuni servizi pubblici come l’ufficio postale e il municipio. E’ evidente che in queste situazioni non sia possibile aumentare le aree destinate al parcheggio se non con grandi investimenti. Le uniche soluzioni sono due: parcheggi nei punti nevralgici a pagamento che rendano sconveniente la sosta lunga, magari incentivando quella breve permettendo così un ricambio continuo nelle piazzole di sosta oppure, seconda soluzione, un cambio di mentalità radicale che consista nell’abbandonare l’uso dell’automobile, per quanto possibile, o di usare parcheggi un po’ più lontani dalla meta.
Naturalmente un sistema efficace di trasporti pubblici sarebbe auspicabile. Non si capisce perché a Ceglie dobbiamo parcheggiare per forza, per esempio, sotto le scale dell’ufficio postale. Invece, quando andiamo nei centri commerciali nei giorni festivi siamo disposti a percorrere anche più di 100 metri.
Secondo il Documento Programmatico del P.U.G. le superfici per parcheggi pubblici sono ben distribuite nel contesto urbano e raggiungono l'1.87 mq/ab a fronte di un minimo richiesto di 2.5 mq/ab. Quindi sono carenti rispetto allo standard minimo previsto dal D.I. 1444/68. Aspettiamo di vedere come queste carenze saranno recuperate in sede progettuale.
Intanto Cegliestate prevede alcuni eventi di forte richiamo per i non residenti. Come si affronterà l’arrivo di numerose automobili? Ci sarà un piano parcheggi provvisorio?
Un piano parcheggi provvisorio dovrebbe prevedere alcune aree dislocate nei punti di accesso della città (Martina, Cisternino, Ostuni, S. Michele S., Francavilla F., Villa Castelli) e che dovrebbero essere collegati con il centro della città con un servizio navetta. Le aree potrebbero essere pubbliche (zona industriale, stadio, zona giostre, ecc.) o private convenzionate dove necessario. Sarebbe auspicabile, inoltre, un adeguato servizio di vigilanza.
Il problema parcheggi resta un problema irrisolto. E’ necessario affrontarlo con estrema chiarezza e senza esitazione. Le incertezze e i tentennamenti non possono che produrre ulteriori disagi, specialmente nel periodo estivo quando la città vede un aumento sensibile del traffico.