Appello dell’ACIAM
e del Presidio di Libera sui recenti roghi di auto a Ceglie Messapica
TENIAMO ALTA LA GUARDIA SUL FRONTE
DELLA LEGALITÀ
Stiamo
ai fatti. Nell’arco di 3 mesi vengono date alle
fiamme 8 auto nella città di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi, più
esattamente il 10 e il 14 settembre, poi
il 17, 19, 22 e 25 (due nella stessa notte) novembre, l’ultima il 3
dicembre. Poiché dai primi sopralluoghi
delle forze dell’ordine emerge che, nella gran parte dei casi,non si tratta di incendi accidentali ma
dolosi, porsi degli interrogativi è legittimo, anzi doveroso.
Partiamo da un presupposto: non è normale che in
una piccola comunità di ventimila anime
circa si susseguano roghi di auto a distanza ravvicinata. Se condividiamo
questo assunto, allora concorderemo sulla necessità
di dare il giusto peso alle palesi violazioni della norme di convivenza
civile. Qualora facessimo il contrario, correremmo il rischio di “abituarci” a
vivere in contesti di latente illegalità.
Compiamo,
poi, un ulteriore passo in avanti e ragioniamo sulla trama entro cui collocare i diversi episodi. Se mettiamo insieme
pezzi di vari articoli della stampa locale (cfr. URL siti internet in basso), possiamo
dedurre che probabilipunti critici ci riconducono ai settori delle imprese di
pompe funebri e dei servizi cimiteriali: il 19 novembre viene bruciata l’auto
del custode del cimitero; il 22 novembre
l’auto del titolare di un’agenzia di pompe funebri il quale, peraltro, denuncia
a Brindirireport precedenti incendi
dolosi sempre a suo danno risalenti al gennaio 2014 e al gennaio 2015: titola, infatti, la testata online“L'impresario funebre perseguitato dalla
mala: "Non lasciatemi solo, aiutatemi". Le strade da seguire
sono, tuttavia, disparate perché ad
essere colpiti sono anche un operatore ecologico (14/9), un camionista
(17/11) e cittadini incensurati.
Non spetta
a noi appurare le reali cause dei diversi atti intimidatori, ne siamo
consapevoli, perciò confidiamo nell’operato congiunto di forze dell’ordine e
Istituzioni verso cui nutriamo il più alto rispetto. Nondimeno, sentiamo il
bisogno di sollecitare interventi chiari e decisiin più direzioni che
mirino, nello specifico, all’attivazione delservizio di videosorveglianza;alla
tutela dei cittadini, vittime di atti criminosi; allatrasparenza di concessioni, contratti
e/o appalti pubblico-privati (ad esempio, nei servizi
cimiteriali); a favorire il raccordo tra gli organi preposti alle indagini a
livello locale e provinciale.
Da
cittadini non rinunciamo a coltivare semi di legalità: “solo i cittadini
possono cambiare sul serio la società.” (Nino Di Matteo)
Siti da consultare
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25/11
22/11
22/11
19/11
17/11
14/9
10/9