Documento del Partito Democratico sul Consiglio comunale del 18 maggio
Il direttivo del Partito Democratico si è riunito per
analizzare quanto accaduto nel corso del Consiglio comunale del 18 maggio.
Due sono gli elementi che emergono chiaramente:
Da un lato, una parte consistente della maggioranza
ha preso atto che il Sindaco Caroli non è in grado di amministrare
adeguatamente la Città e ne prende platealmente le distanze. Le critiche dei
quattro consiglieri di maggioranza, peraltro, sono particolarmente rilevanti e
meritano attenzione.
Dall’altro, i consiglieri che facevano riferimento all’on.
Ciracì e che ora aderiscono a Democrazia Cegliese hanno offerto una robusta
stampella a Caroli, di fatto entrando in maggioranza.
Il Bilancio di previsione, infatti, non è un atto
amministrativo qualsiasi: è la base di tutte le politiche dell’Amministrazione,
la quale indica lì le sue priorità e le scelte compiute. Di conseguenza, i
comportamenti che si assumono con riferimento a questo atto sono molto
importanti. Il Partito Democratico ha sottolineato con forza lo scempio
compiuto dall’Amministrazione Caroli nel Bilancio 2016, con riduzioni drastiche
per le politiche di sviluppo della Città e per le politiche sociali e, di
conseguenza, ha votato contro.
C’erano le condizioni per non far approvare il Bilancio,
facendo mancare il numero legale per la seduta. Per questo il consigliere del
PD e gli altri consiglieri di centrosinistra non hanno risposto all’appello.
Viceversa i consiglieri di Democrazia Cegliese hanno garantito il numero legale
del Consiglio, presentandosi in Aula con inusitata fretta, offrendo l’aiuto decisivo
all’Amministrazione. E non è chiaro quale sia la contropartita per questo
soccorso determinante.
Ceglie non può
accettare l’ennesimo ribaltone di Luigi Caroli! Se non ha più l’appoggio
della maggioranza che lo ha eletto,
Caroli ha il dovere di dimettersi!
Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione.
Confermiamo, comunque, la nostra netta opposizione al
Sindaco Caroli, alla sua incapacità amministrativa e alla mancanza di visione e
lungimiranza.Ribadiamo le nostra critiche, tra l’altro, all’impostazione del
PUG; alla disinvoltura amministrativa di Caroli negli affidamenti diretti;
all’organizzazione della macchina amministrativa; all’azione per il rilancio
economico e turistico della Città.