Alcuni giorni fa l'on. Nicola Ciracì aveva invitato tutti i Comuni del nord-Brindisino, tra cui Ceglie, ad unirsi candidandosi al bando del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo come Capitale della Cultura Italiana 2020", dopo la bocciatura della candidatura di Ostuni.
Questo l'appello:
"Cari sindaci,
grandi e non ancora del tutto sopiti sono stati lo stupore e la delusione nell’apprendere, lo scorso novembre, che la nostra Ostuni – gioiello turistico e patrimonio dell’intera provincia di Brindisi, della Puglia e dell’Italia – era stata esclusa dalla short list delle città candidate a Capitale italiana della Cultura 2018, considerato anche il notevole impegno profuso dal comitato promotore con a capo il prof. Greco.
Io ritengo che a quella palese ingiustizia il nostro territorio possa e debba reagire per riaffermare la sua notevole crescita in ambito culturale e per mettere in mostra, su scala nazionale, le sue enormi ricchezze archeologiche, storiche, paesaggistiche, architettoniche, museali, artistiche e musicali.
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) ha di recente avviato la procedura per il conferimento del titolo di Capitale italiana della Cultura 2020. Le manifestazioni d’interesse dovranno essere inviate entro il 31 maggio e i progetti entro il 30 giugno".
On. Nicola Ciracì
La proposta è stata accolta con piacere ed e entusiasmo dai Comuni, in modo trasversale (e non poteva essere altrimenti essendo in gioco l'interesse di tutto il nostro territorio, oltre gli schemi politici)
Un paio di giorni fa l'intera opposizione cegliese in Consiglio comunale (i consiglieri Riccardo Manfredi, Gianluca Argentiero, Domenico Convertino, Pasquale Santoro, Nicola Trinchera, Pietro Mita e Rocco Marrazza) ha aderito convintamente all'iniziativa e invitato l'Amministrazione ad aderire con convinzione.
Il Comune di Ceglie a guida caroliana, ad oggi, non si è ancora espresso ufficialmente.
Si tratta di sostenere il nostro territorio, Ceglie compresa. Per questo da cittadini sottoscriviamo la proposta e auspichiamo che aderisca ufficialmente anche il Comune di Ceglie Messapica.