Torna l’iniziativa “Un Castello di Libri - Degustazioni d'Autore" voluta dall’Assessorato comunale alla Cultura, e dal consigliere Angelo Maria Perrino, direttore di "Affaritaliani.it". Mercoledì 04 luglio 2018, alle ore 19.30, presso la sede del MAAC, in via De Nicola, Fabio Calenda presenterà “I soldi sono tutto”, pubblicato lo scorso 12 giugno da Mondadori.
Il libro, liberamente ispirato alla vicenda del cosiddetto "Madoff dei Parioli" nella quale l'autore è stato coinvolto in prima persona, narra le lusinghe e i retroscena di un’incredibile truffa finanziaria.
La trama del romanzo:
Roma, 2006. Moglie ricca e lagnosa, disprezzato dai suoceri, carriera in stallo: la vita di Gianni Alecci, cinquantacinque anni, è all'insegna della frustrazione. Le giornate ristagnano tra l'ufficio, in cui subisce le angherie di Riccardo Premoli, il suo direttore trentenne, e la famiglia, trascinandosi in liti costanti con la moglie Eleonora e il figlio Stefano, adolescente perditempo. L’unico spiraglio è la sua giovanissima amante trash, Lou, con cui scorrazza in moto e consuma la tresca in uno squallido monolocale adibito a garçonnière: una tresca non di tutto riposo a causa delle pressioni della ragazza, smaniosa di trovare il suo posto al sole. Alecci medita rivalse, si arrovella sui soldi come mezzo per compiere un'ascesa sociale, essere accolto in circoli esclusivi, frequentare la gente che conta”. Il confronto con il primogenito Roberto, adorato dalla madre e precocemente affermatosi all'estero come investment banker, incalza costantemente la mediocrità della propria figura.
Lo strappo narrativo avviene con la possibilità di un investimento molto redditizio, grazie al quale il protagonista riesce ad entrare negli agognati salotti.
Liberamente ispirato alla vicenda del cosiddetto "Madoff dei Parioli", nella quale l'autore è stato coinvolto in prima persona, "I soldi sono tutto" narra le lusinghe e i retroscena di un’incredibile truffa finanziaria
Gianfranco Lande, più noto con il soprannome di Madoff dei Parioli, congegnò una truffa da 300 milioni di euro ai danni di migliaia di persone della Roma bene. Condannato e in carcere dal 2011 è tornato in libertà nel 2016.