In un Comune in provincia di Udine la maggioranza in Consiglio comunale (in cui predomina la Lega) ha eliminato dal regolamento comunale degli asili la frase "materiali ludico-didattici che fanno riferimento alle diverse culture di provenienza" degli alunni.
Diventerebbero dunque vietati bambole e bambolotti che abbiano la pelle più scura (non ditelo a Carlo Conti ...) così come saranno vietati strumenti musicali e giocattoli che ricordino culture lontane dalla terra italica. Sembra una minchiata ma purtroppo è la realtà della nuova Italia salviniana.
E noi?
Chi di noi non ha mai giocato per strada a "Iam Salam"? Il giochino in cui si tira la pietruzza e si salta all'interno di caselle disegnate con una pietra sull'asfalto o comunque sul pavimento. Nella parte superiore del disegno tracciato, solitamente viene disegnata anche una mezzaluna.
Non vi viene il sospetto che il nome di questo gioco, diffuso in tutto il mondo, abbia un'origine araba? (in altre parti d'Italia e del mondo è conosciuto anche come "Am Salam"). D'altronde è noto che l'invasione saracena riguardò anche Brindisi e Taranto nel IX secolo.
Non ditelo ai leghisti cegliese. Non penso che metterebbero mai in discussione la tradizione di "Iam Salam". Ma, con l'aria che tira, non si sa mai.
P.s.: la parola "Salam" vuol dire "pace" e in lingua araba è usata come saluto.