"L’unica arma contro la vecchiaia è la testimonianza non tanto di quel che hai fatto, ma di quello che hai pensato".
E sempre con grande piacere che parlo di Caterina Emili e dei suoi libri - "L'autista delle slot" (ed. BESA), "Il volo dell'eremita" e "L'innocenza di Tommasina" (ed. E/O) - che in questi anni hanno avuto come sfondo del loro racconto la nostra Ceglie con le sue bellezze, contraddizioni, con ilo suo fascino. Giornalista per importanti testate nazionali e giornalista, Caterina ha scelto la nostra città come luogo di dimora per diversi mesi dell'anno.
E’ uscito in questi giorni un ebook di indies Grandi&associati in cui Caterina indaga la vecchiaia attraverso le parole di personaggi famosi italiani e stranieri, artisti, scrittori e uomini d'impegno civile. Le domande dirette e le risposte inquietanti (fatte nell'arco di quarant'anni) spiazzano totalmente il lettore; irrispettose del politically correct, ci guidano con coraggio alla scoperta di un tema che spaventa e affascina allo stesso tempo.
Quello che segue è l’incipit di questa sua straordinaria raccolta di interviste.
"Il 27 novembre 2018 scorso ho compiuto settant’anni. Non ho mai pensato che sarei invecchiata, non ho mai badato agli anni che passavano e non ho mai ragionato sul fatto che sarei morta. E questo perché ho sempre amato scrivere e, attraverso la scrittura, ho tentato di conoscere la vecchiaia degli altri.
Il primo vecchio che ho conosciuto è stato mio nonno, un piccolo ometto, di superbia luciferina che le condizioni di salute obbligarono a vivere presso la mia famiglia, a Roma, da mia madre che era sua figlia. Diceva che prima o poi sarebbe tornato a casa sua, in Umbria, una vecchia, enorme grande casa a Morcella, nel comune di Marsciano. Una casa dove una decina d’anni fa ho deciso di vivere e morire, dopo anni di Roma, Parigi, Torino, Bologna, Milano. Sono più fortunata di lui.
Mi ricordo che usciva di nascosto, colpito da una demenza senile che gli aveva fottuto la memoria e si incamminava a piedi in cerca del suo figlio prediletto che non veniva mai a trovarlo. E mia madre mi diceva “Caterina, tu che lo conosci, vallo a cercare!”. E io che avevo sì e no dieci anni camminavo e camminavo per Roma, verso Trastevere e finalmente lo trovavo, lo prendevo per mano e gli dicevo: “nonno, andiamo a casa.“.
E lui mi sorrideva e rispondeva: “sì, ma prima fammi fare un goccio d’acqua.” E pisciava contro il muro del cinema Reale. La gente guardava inorridita questo piccolo vecchio che marcava tristemente un territorio non suo, sognando il rispetto che aveva nella sua vecchia casa, nel suo vecchio borgo, dove tutti amavano e temevano la sua irascibilità, e dove sarebbe ritornato appena avesse potuto fuggire da questo cazzo di viali infiniti, da questi palazzi tutti uguali, da questa solitudine umiliante.
Non è mai riuscito ad arrivare a casa di mio zio. E io ho sempre detestato questo mio zio".
Il libro è tutto da leggere, è possibile acquistarlo su Amazon al prezzo di € 2.99.
Per chi fosse interessato, questo è il link:
Troverete interviste a grandi personaggi quali: Anthony Burgess, Indro Montanelli, Alberto Bevilacqua, Peter Ustinov, Tom Wolfe e tanti altri.
Da avere e leggere assolutamente.
Complimenti come sempre a Caterina.