Delle riprese del film cortometraggio "Apolide" diretto dal regista Alessandro Zizzo ispirato alla storia di cura e amicizia tra il dott. Domenico Galetta, oncologo cegliese (è responsabile SSD Oncologia Medica per la Patologia Toracica presso l'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari e docente universitario) che tutti conosciamo e stimiamo, e Med Amine Dabo, un giovane studente immigrato giunto con un barcone dalla Guinea in Italia.
Il film sarà presentato il prossimo 2 aprile alle ore 10 presso la Sala Conferenze dell'Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari.
Le parole del dott. Galetta:
"Eccoci qua, Apolide è pronto per essere una pillola di positività.
Positività per chi pensa che dopo una diagnosi di tumore debbano poi scorrere i titoli di coda, per chi rischia per costruisce il suo domani, per chi pensa che solo una lingua vale, per chi non deve perdere la meraviglia di meravigliarsi.
Per tutto questo ma anche per caso nasce l'idea di APOLIDE. Questo cortometraggio vuole essere il simbolo di tanti viaggi, di tante speranze e di tanti progetti che “possono” essere realizzati. Med Amine Dabo è la Guinea che incontra Bari, la malattia che trova la cura, la sensibilità che incontra la fragilità ... ma APOLIDE sono anch'io che incontro occhi, persone, destini e soluzioni e talvolta, smarrisco gli ormeggi. Diventa spesso più facile rinunciare al “viaggio”.
Grazie ad Alessandro Zizzo per la metafora della tattica, fil rouge di questo suo nuovo corto, a Sinossi Film ed Agorà per averlo realizzato, al mio ospedale per aver ospitato il paziente anche oltre la sua malattia ma grazie soprattutto a Dabo che nel suo complesso viaggio ha dato più forza alla terapia che assume ma che è stato lui stesso terapia per me affinchè continui anch’io il mio viaggio … pensando positivo".
Il servizio del TG Norba sul cortometraggio:
Ancora un motivo in più per essere orgogliosi di essere cegliesi, in un momento in cui troppi hanno paura o addirittura odio di nostri fratelli, quelli più deboli, generalizzando sulla base della nazionalità.
Grazie dott. Galetta.