Parliamo di raccolta differenziata e di percentuali. Ricordate qualche settimana fa? I nostri amministratori non lesinavano entusiasmo e soddisfazione sulla stampa. La percentuale di differenziata raggiunta a Ceglie, nel mese di dicembre, era stata del 65%.
Un risultato importante per la città su cui tutti noi, qualunque fosse il nostro orientamento politico personale, non potevamo non dimostrare comunque soddisfazione, pur continuando a esprimere perplessità su altri aspetti legati alla raccolta (in particolar modo sullo stato delle campagne).
Però... c'è un però.
Eppure poche ore fa abbiamo avuto una comunicazione choccante: sul foglio dell'opposizione consiliare di centrosinistra abbiamo letto che in realtà la percentuale di rifiuti differenziati raggiunta a dicembre sarebbe appena del 39%.
Il 23% in meno.
Come è possibile? Andiamo a leggere:
“Il 30 dicembre 2011 il Comune ha affidato alla ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti la pulizia di un lotto comunale sito nella zona artigianale C/4. Con quella “pulizia” sono stati raccolti circa 150mila Kg (1500 quintali) di pietre e di materiale edile vario che sono stati considerati e quindi calcolati come rifiuti solidi urbani differenziati. Secondo la normativa in materia, le pietre e il materiale da costruzione non hanno nulla a che fare con la raccolta differenziata. Ma il Sindaco e la Ditta sono stati capaci di far diventare le pietre rifiuti solidi urbani, e quindi un bel 23% di “pietre differenziate" è stato sommato al vero 39%. Questa magia costerà al Comune circa 17.500 euro che saranno versati in più alla ditta”. Clicca qui per leggere tutto
Hai capito...?