F F Tribuna Libera: Storie di burocrazia messapica

martedì 21 aprile 2015

Storie di burocrazia messapica




La storia raccontata oggi da Sonia Gioia sul Quotidiano è una di quelle che, a leggerle, ti fanno come minimo arrabbiare. Nel 2004 avvenne a Ceglie un incidente in cui persero la vita due ragazzi giovanissimi. La famiglia di uno di loro accettò di seppellire il corpo del ragazzo in una colombaia. Nel marzo 2010 il papà presentò domanda al Comune per partecipare a un bando per l'assegnazione di una cappella al cimitero di Ceglie per dare una degna sepoltura al figlio. 

Passati quattro anni, il 5 febbraio 2014 l'uomo riceveva una lettera dal Comune nella quale gli si comunicava l'esclusione dal bando. Recandosi al Comune scoprì il motivo: l'esclusione era dovuta al fatto di aver allegato alla domanda un documento di identità scaduto, documento del quale l'uomo aveva chiesto tra l'altro il rinnovo. Iniziò un contenzioso conclusosi qualche giorno fa con il deposito della sentenza del Tar di Lecce: il Comune deve accogliere la richiesta e la graduatoria per l'assegnazione delle cappelle deve essere rifatta daccapo.

Storie di piccola burocrazia kafkiana che ti fanno pensare:

"Ma come c... o è possibile?".




Storie di burocrazia messapica