F F Tribuna Libera: Ceglie che supera la "frontiera"

venerdì 3 marzo 2017

Ceglie che supera la "frontiera"







Un giorno le generazioni future ci chiederanno: “Come avete potuto permettere che il Mediterraneo diventasse la più grande tomba di sempre?” Forse non sapremo come rispondere, forse abbozzeremo una dubbia replica, forse taceremo. Ma quel tempo è il nostro presente, di cui avere contezza e consapevolezza. 




E’ ciò che cerca di fare lo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande con i suoi libri dedicati al tema delle migrazioni, l’ultimo dei quali “Frontiera”, edito da Feltrinelli nel 2015, sarà il punto di partenza, Domenica 5 marzo alle 17.30 presso il Maac, per un dialogo con i richiedenti asilo ospiti da qualche mese della nostra comunità cegliese. Un evento nell'ambito degli appuntamenti con l'iniziativa "Scrivere a Ceglie".  


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Le frontiere del nostro tempo subiscono metamorfosi, per questo molti di noi si sentono profondamente disorientati, dimentichi che nel passato imponenti spostamenti di popoli si sono avvicendati in epoche di crisi dalle quali sono nate nuove civiltà. 

Alessandro Leogrande con caparbietà lega tra loro i racconti di chi viene da “un altro mondo” e incarna frammenti di Storia a noi spesso incomprensibili, frutto di “sconquassi sociali, di fratture globali che avvolgono le motivazioni individuali, fino a stritolarle”. 

Per creare un ponte tra libri e realtà, durante la serata ascolteremo le voci dei rifugiati richiedenti asilo ospiti del C.A.S di Villa Aurora, centro di accoglienza straordinario gestito con gentilezza dalle sorelle di Gesù Eucaristico e sostenuto da tanti volontari della nostra comunità cittadina. 




Chi ce l’ha fatta a varcare la linea d’ombra del Mediterraneo è approdato sulle nostre coste in cerca di speranze. Sta a noi rispondere alle loro voci e annodare le nostre alle loro speranze.


Una Ceglie dell’accoglienza è possibile.








Ceglie che supera la "frontiera"