Questa mattina è stata
presentata ufficialmente una nuova associazione brindisina dal nome
“Open”
Tra coloro che l'hanno
presentata ci sono tre cegliesi: l'assessore provinciale Pierino
Mita, Cosimo Caliandro e il sig. Tommaso Gioia. Un movimento "senza
vertice", nato per “dare un contributo a che la politica nel nostro
territorio possa dare una forma diversa rispetto al passato”. Della
presentazione ne ha parlato anche TeleBrindisi webtv.
Open viene presentata
come un'associazione che punta principalmente sulla rete, su
internet. Leggiamo infatti
“Open è
un'associazione che nasce sul web ed ha lo scopo
di raccogliere tutti coloro che sono stanchi di anni ed anni di abusi
perpetrati contro i liberi cittadini. La nostra intenzione è quella
di non fermarci alle semplici critiche di fronte allo stato di cose
esistente. Vogliamo creare un ambiente virtuale
all'interno del quale possano nascere proposte concrete con cui
contribuire alla rinascita del nostro Paese.(tratto dalla pagina Facebook)
L'importanza del ruolo di
internet per dialogare col cittadino, dicevamo. E, da blogger che si
dilettano in questo da alcuni anni, non può che farci piacere.
Di questo bisogna dare merito all'iniziativa di Pierino Mita. Impossibile non riconoscere ormai l'importanza dello strumento
digitale come meccanismo irrinunciabile della nuova cittadinanza
attiva.
Tra i fondatori,
dicevamo, c'è dunque anche Tommaso Gioia, già in passato referente cittadino
della Lista Dini (eravamo nel 1995-'96) e, successivamente, segretario
cittadino dei Democratici per Prodi, poi della Margherita e poi del
Pd (da cui si dimise nell'estate 2010). Quindici anni di segreteria
ininterrotta quindi.
Giustamente il suo
appello è al ricambio politico generazionale nel tempo.
“Mi sono avvicinato
perchè credo che la rete, un'associazione così aperta possa andare
così avanti che la politica deve seguirla, cioè ricreare nei
partiti quei contenitori democratici che ormai si sono persi. Noi
siamo governati all'interno dei partiti, sia di destra che di
sinistra, da un manipolo che sta lì e non vuole andare via ma non
perchè noi vogliamo cacciarli; perchè un ricambio generazionale, un
ricambio di idee ci deve essere. Questo purtroppo non accade” così sentiamo al min. 1.10 del video.
Stavamo parlando prima del ruolo essenziale di internet per coinvolgere i cittadini e per il libero dibattito democratico. A tal proposito mi concederete una breve digressione “personale”.
Perchè ricordo che, il 2
aprile 2010, proprio qualche nuovo “convertito” alle potenzialità
democratiche della rete web fu assurto agli onori della stampa
proprio per una vicenda legata alla rete. Eravamo ad una settimana
dai ballottaggi per le comunali e sia io che Domenico Biondi, gestore
del blog “diavoletto”, scoprimmo dai quotidiani di una presunta
querela annunciata proprio dal sig. Tommasino Gioia (allora segretario del Pd) contro di noi a causa di
un commento anonimo che qualcun altro aveva scritto sui nostri blog.
Ve lo ricordate Abu Dhabi? Clicca qui per leggere la notizia
Gioia aveva ritenuto quel
commento - che parlava genericamente di tale ed indefinito “GT” - attribuibile a sé
stesso e quindi diceva di aver provveduto a procedere per le vie
legali. Tutto ciò avvenne ad una settimana circa da quel commento (due sere prima dell'annunciata querela, siamo stati nella stessa sala per due ore ma non mi disse nulla, nè mi chiese di cancellare alcunchè). Ci trovammo dunque nel tritacarne mediatico per una cosa non
scritta da noi, né avente ad oggetto inequivocabilmente un soggetto
determinato.
Giusto per chiarezza: sono passati da allora 27 mesi e non mi è mai stato notificato nulla, né sono mai stato convocato dalle autorità competenti, neanche come persona informata dei fatti. Nulla. Tanto che mi era anche venuto il dubbio che questa querela ci fosse stata davvero. Dite che bisognerà aspettare ancora?
Ad ogni modo, adesso continuo a sorriderci sopra. Il dibattito della rete è libero e partiti e partitini vari di certo non lo fermeranno.
Di questo ne siamo stati
sempre certi. Altri lo sostengono da oggi.
Il PD guidato da quella
segreteria ottenne un risultato elettorale disastroso, una delle percentuali più basse di tutta la regione per il Pd.
TribunaLibera c'è ancora
ed è sempre più seguita (e di questo ringrazio tutti voi).
Detto ciò, questa
associazione resta un buon progetto, soprattutto se ci saranno persone nuove alla politica.