I dati Eurostat sono stati diffusi nei giorni scorsi (clicca qui). Tra i giovani italiani, nella fascia di età che va dai 25 ai 34 anni, ben il 46.6% (quasi dunque la metà) vive ancora a casa con i genitori. Un dato enorme se si pensa che in Francia sono circa l'11% e in Danimarca appena l'1,8%.
Le cause sono certamente diverse: se c'è chi lo fa per motivi economici o per difficoltà a inserirsi nel mondo lavorativo, esistono anche i cosiddetti "bamboccioni" (termine che forse non riesce a cogliere tutte le sfumature della questione ma che è il più usato) che amano vivere nella comodità senza doversi preoccupare di pagare l'affitto e le spese o condurre le faccende domestiche. Comodi, insomma.
E a Ceglie Messapica?
Poco più di cinque anni fa, il Corriere del Mezzogiorno scoprì che la nostra città, Ceglie, era una sorta di avanguardia degli scapoloni: quasi un abitante di sesso maschile su due viveva ancora a casa di mamma e papà (clicca qui). Non sappiamo a quale delle cause di cui parlavamo prima questa scelta sia maggiormente legata. Dopo cinque anni sarà cambiata questa situazione?