F F Tribuna Libera: La nuova opera di Vincenzo Gasparro

giovedì 29 agosto 2019

La nuova opera di Vincenzo Gasparro








"Col tramonto della modernità sono finite le certezze e ci interroghiamo spauriti sul futuro. La storia che ci siamo lasciati alle spalle è stata meravigliosa e tragica. Cartesio, paradigma della razionalità moderna, sembra ci abbia abbandonato. Vaghiamo nel buio alla ricerca del bandolo di un nuovo umanesimo e, forse, dobbiamo riconsiderare l’importanza di guardare attentamente il cielo e le stelle. La razionalità cartesiana ha assegnato all’uomo la missione di diventare padrone e signore della natura, ma l’artificializzazione del mondo ci ha catapultato nell’antropocene e l’uomo scopre il limite dello sviluppo e l’esigenza del cambio di paradigma economico e culturale. Per intanto un gelo esistenziale ci travolge e affligge."







Vincenzo ci regala una piccola perla dal suo nuovo lavoro. E' la poesia che dà il titolo al libro


Al punto in cui siamo
navighiamo nell'indeterminato.
I concetti sono aleatori
pieni di contraddizioni 
non c'è più spazio per una chiara dimostrazione
precipitiamo sull'ultimo punto del segmento.

Abbiamo costruito il mondo dell'illusione 
e viviamo ipocriti nella menzogna. 
Nessuno intravede l'ipotesi.
L'apparenza è frenetico movimento
tutto è nascosto alla luce
il bersaglio sempre in movimento
e nessuno colpisce il centro.

 Nonostante la corsa domina
su tutto la stasi e la vita
resa un lenzuolo rammendato.
Cartesio purtroppo ci ha lasciato.




Il libro è disponibile nelle librerie e sito della BookSprintEdizioni:

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L'AUTORE

Vincenzo Gasparro, maestro educato alla scuola di Don Bosco, Don Milani e Mario Lodi, è nato a Ceglie Messapica. Tutta la sua produzione poetica è raccolta nel volume “Tutte le poesie” (1994-2012), BookSprint Edizioni, 2014, nelle cui collane ha anche pubblicato il racconto “Il sortilegio della casa antica”.

E' presente in diverse Storie della letteratura italiana del II Novecento, in Dizionari letterari, ne “La saggezza della letteratura”, “Puglia letteraria” e qualificate antologie. Ha collaborato a giornali locali e nazionali.

Negli anni ha pubblicato il libro di storie e memorie "La pampanella amara", l'istant-book, con altri,  "Dicembre 93" e i seguenti libri di poesia: Taccuino (L’Autore Libri Firenze, 1994); Parole mai distratte (Gazebo, Firenze, 2000); Grazie per i balconi fioriti (Bastogi, Foggia, 2001); Barchette arancio e limone (Bastogi, Foggia, 2002); Nel mattino disperso (LietoColle, Faloppio, Como, 2004); La cura di Gaia (LietoColle, Faloppio, Como, 2006); Il passero maldestro, (LietoColle, Faloppio,  Como, 2008), Il sortilegio della casa antica (BookSprint Edizioni, 2011).

Tra i libri più recenti:  "Una famiglia borghese – L'Italia dei galantuomini fino all'avvento delle camice nere" (2009) ,  "Melagrane scarlatte e more nere" (2010),  "A che servono le rose" (2012), "Fresco mattino come la tua spalla" (2016), "Novecento" (2016), "Paese mio Vivrai" (2019).





Una delle nostre, vere, grandi eccellenze cegliesi.









La nuova opera di Vincenzo Gasparro