"Aiutatemi a decidere"
Ancora nessuna
ufficializzazione per quanto riguarda il candidato di Forza Italia. Nel corso
di un appuntamento a lui dedicato e organizzato dall'associazione 72013 due
settimane fa, il presunto candidato (il direttore di AffariItaliani Angelo Perrino, cegliese di nascita e residente da
40 anni a Milano) rispose ad una domanda diretta fattagli dal giornalista Mino
De Masi su una sua eventuale candidatura a sindaco.
La risposta non fu un convinto ed
entusiasta "si", come qualcuno si sarebbe aspettato, ma abbastanza
attendista e sibillina:
"Vi chiedo
di aiutarmi a decidere. In un senso o nell'altro, fatemi capire che cosa volete
fare, del vostro futuro ". E concludeva "In ordine a questo vedremo di unire le forze, se è il caso. Se non
volete questo, ci sono molti modi per farlo capire".
Pare che nel prossimo fine
settimana, a distanza di 20 giorni, la città (credo siano pochi tra noi che non
stanno dormendo nè mangiando nell'attesa) saprà se il candidato ciraciano
scenderà in campo in quella che si preannuncia
come una difficile rimonta per il partito fittian-berlusconiano in terra
messapica.
Che ne sarà di Forza Italia?
E la Gazzetta del Mezzogiorno alcuni giorni fa tratteggiava lo scenario
attuale, parlando di alcune possibili "riserve" da parte del candidato:
"Riserve, stando sempre ad indiscrezioni, dovute al fatto che Perrino
gradirebbe essere appoggiato fondamentalmente da liste civiche. Se ciò rispondesse
al vero, Forza Italia sarebbe fuori".
(la foto è di Stefano Menga)
E seguiva un intervento
del'avv. Cesare Epifani, uno dei leader della Forza Italia cegliese, che già
nelle settimane scorse aveva ribadito con forza la necessità di coinvolgere il
gruppo dirigente del partito nella scelta del candidato sindaco, oltre che la
necessità di dare la voce direttamente ai loro elettori attraverso le primarie,
senza imposizioni "dall'alto":
"Oltre all'apertura di una discussione all'interno di Forza Italia, mi
sono subito dichiarato disponibile anche alle primarie, criterio sollecitato
dall'on. Fitto e, quindi, anche dall'on. Ciracì". E rivolto all'on.
Ciracì, sottolinea con una punta di ironia: "Mi chiedo se le tue battaglie
per le primarie, che condivido, valgano a Roma ed a Bari ad eccezione di Ceglie
o se ritieni di poter decidere senza alcuna partecipazione e coinvolgimento. Mi
chiedo e chiedo se la democrazia che si invoca a livello nazionale sia bandita
nel nostro Comune e se solo a Ceglie è ammesso il pensiero unico". Un
interrogativo "al quale mi attenderei un minimo di accenno, non
dimenticando che da dieci anni sono il più votato ed ho sacrificato la carica
di vicesindaco della mia città per rimanere fedele a tee a Forza Italia, non
avallando il ribaltone del sindaco Caroli".
Alla fine sono cose interne loro.
***
Intanto in queste ore si
stanno svolgendo le votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica da parte del Parlamento in seduta comune. Sui social network viene evidenziato volutamente il risultato della
votazione di ieri.
Questo è il momento
istituzionale più solenne e centrale del nostro ordinamento repubblicano.
L'Italia è in questo momento sotto gli occhi del mondo. Capiamo le esigenze di
marketing elettorale della politica locale ma proviamo ad immaginare se ognuno dei 1000
grandi elettori che sceglieranno il Capo dello Stato avesse portato le vicende
del proprio Comune in quell'aula e sulla scheda.
Non sappiamo se ciò avrebbe contribuito a rafforzare l'immagine autorevole
della politica italiana.
Mah ........