Esistono tanti modi di fare
politica, di fare opinione, di discutere ed impegnarsi sui temi, spesso
"caldi", di una comunità, anche piccola e del profondo Sud come la
nostra. Si può scegliere di ridurre tutto, anche gli argomenti più importanti e
che attraversano la carne viva delle persone, ad un eterno "blob"
elettorale, ad una massa informe di polemica tra ceti politici, che come unico
traguardo ha lo scontro personale tra sigle, azzannandosi ad ogni costo per un
posticino in Consiglio comunale.
C'è poi un altro modo, forse più
raro, che è quello, di fronte ai situazioni serie, difficili e urgenti di cui
dicevo prima, che ti fa mobilitare senza che ti chieda prima per chi
voterebbero quelle persone di cui vuoi interessarti. Ci sono problemi che
valgono molto di più di un basso calcolo elettorale.
Può capitare però che tale
approccio non venga gradito da chi vorrebbe mantenere un approccio differente,
basato sulle divisioni continue, sul consumato e noioso schema "amico/nemico",
sulla riduzione di tutto a scontro politico patetico, a guerra permanente e
personale per la grande e ambiziosa conquista del potere nella piccola
cittadina baciata dal vento.
E' lo scenario surreale che ci è
toccato vedere in queste ultime ore: la difficile situazione di alcune
centinaia di lavoratori cegliesi a cui era stato posto un grande punto
interrogativo sul loro futuro e rispetto a cui ci sono state delle
manifestazioni di sostegno e vicinanza da parte di esponenti politici visti
come "lontani" da parte di qualcuno (lontani poi da cosa ...?).
Repliche infantili, accuse di
strumentalizzazioni elettoralistiche, insinuazioni di vicinanza solo
opportunistica: uno spettacolo veramente surreale e penoso. Lo scontro politico è,
per molti di noi, affascinante, stimolante, a volte anche divertente ma -
sembrerà strano a qualcuno - la politica non è tutto nella vita. Ci sono delle
cose, delle battaglie che hanno un valore più alto di un semplice scontro per
un seggio comunale. Sono le questioni che riguardano la vita e la dignità delle
persone, dei lavoratori. Tra vincere una competizione elettorale e vedere la
vittoria di decine e decine di persone che si vedono garantite il loro futuro e
quello delle loro famiglie, è più importante la seconda cosa. A qualcuno
sembrerà strano ma esistono persone che la ritengono una cosa essenziale. Il
resto è solo contorno e tristezza.
Mi permetto di scomodare uno dei
più grandi statisti del secolo scorso, Alcide De Gasperi, che diceva che c'è
una profonda differenza tra essere un politico ed essere un uomo di governo. Il
politico pensa alle prossime elezioni, l'uomo di governo pensa alle prossime
generazioni. Credo che valga ancora oggi, anche a Ceglie Messapica, provincia
di Brindisi. Anche se ci sono coloro a cui appare fuori moda e senza senso politico.
P.s.: ieri pomeriggio è stata siglata l'ìntesa tra Alenia e Tecnomessapia con il rinnovo delle commesse fino a fine anno. E' un'ottima notizia che rasserena tutta la città. Continueremo a seguire la vicenda come tutte le altre che riguardano il nostro territorio. Il diritto al lavoro non ha colori politici.
febbraio 2015